GIOVANNI CHIODINI
Cronaca

Vigevano-Malpensa, la battaglia continua: no alla tangenziale tra boschi e campi

Un migliaio di persone al corteo da Albairate ad Abbiategrasso. Fronte unito di abitanti e amministratori locali: "Il territorio è nostro"

Un migliaio di persone al corteo da Albairate ad Abbiategrasso. Fronte unito di abitanti e amministratori locali: "Il territorio è nostro".

Un migliaio di persone al corteo da Albairate ad Abbiategrasso. Fronte unito di abitanti e amministratori locali: "Il territorio è nostro".

Un migliaio di persone per strada, nelle vie del centro, con cartelli e bandiere, ha attirato ieri mattina l’attenzione di molti abbiatensi. Persone che da anni lottano per impedire la realizzazione di una tangenziale che cancellerà definitivamente aree boschive e coltivate di pregio. "Sono 24 anni che lottiamo e oggi stiamo dimostrando che non ci è ancora passata la voglia di difendere il nostro territorio" ha detto Renata Lovati, una delle attiviste No Tangenziale.

"Rispetto alla manifestazione del 2015 ci sono meno trattori perché gli agricoltori in questo periodo sono impegnati nei campi: abbiamo in piedi ancora molto granturco da trinciato". Apriva il corteo un trattore con strumentisti e le bandiere di Coldiretti e Confederazione italiana agricoltori. Seguivano i sindaci di Albairate, Cassinetta di Lugagnano e dei Comuni del Parco agricolo Sud Milano, con la fascia tricolore (dieci quelli presenti), consiglieri regionali e di Città Metropolitana. Nessuno del Parco del Ticino. Seguivano poi i rappresentanti delle associazioni con bandiere, striscioni e cartelli: “Più treni meno strade“, “Coltiviamo paesaggio, sradichiamo cemento“, “Il verde sottratto è una ferita al cuore“. E molti cittadini.

Il corteo da Albairate ha raggiunto Abbiategrasso, passando accanto all’area del nuovo centro commerciale che si sta realizzando in una delle zone ambientali di maggior pregio (dell’Annunziata), per concludersi in piazza Marconi. "Se siamo qui in tanti è perché vogliamo dimostrare che il territorio è nostro. E noi vogliamo rivendicare il giudizio di dire cosa si costruisce su questo territorio, cosa sia utile alla nostra comunità" ha detto Flavio Crivellin, sindaco di Albairate (che, ad opera realizzata, avrà più del 30% della perdita di consumo di suolo). Renata Lovati nel suo intervento ha accusato chi in questi decenni ha governato Abbiategrasso (di destra, come l’attuale amministrazione, e di sinistra in passato) per aver abdicato dalla responsabilità di tutelare un territorio a forte vocazione agricola e di aver favorito uno sviluppo terziario-commerciale abnorme. I fatti di queste ultime settimane – le indagini che hanno riguardato Anas con 9 indagati per tangenti, tra cui il commissario straordinario Eutimio Mucilli - hanno tenuto banco nelle parole degli amministratori.

"Una persona indagata per una presunta tangente con un minimo di dignità, una società che ha un minimo di dignità, una politica con un minimo di dignità dovrebbero dire: fermiamoci e facciamo chiarezza. Invece vanno avanti come se nulla fosse. Speriamo che a Roma ci sia un giudice che, visti questi risvolti, imponga uno stop" ha detto Paolo Del Ben, presidente del Parco Sud.