Il progetto di messa in sicurezza, adeguamento normativo, restauro e valorizzazione di Villa Ottolini Tovaglieri, a Busto Arsizio, ha ottenuto un finanziamento di 1 milione e 100mila euro a valere sul Fondo interventi tutela e promozione patrimonio culturale del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.
"Abbiamo presentato un progetto completo e articolato che è stato premiato con il finanziamento del ministero, che copre interamente i costi dell’intervento – commenta il sindaco Emanuele Antonelli –: potremo finalmente ristrutturare uno degli edifici storici più prestigiosi della città. Un patrimonio culturale, architettonico, artistico, identitario, assolutamente da preservare e tutelare, che ha anche un’importante funzione pubblica, ospitando la sede dell’assessorato alla cultura e di alcune associazioni che hanno come mission la valorizzazione della memoria nazionale e cittadina".
I lavori partiranno a fine 2024, una volta concluse le attività di progettazione e le procedure di gara per l’esecuzione delle opere, il cui termine è previsto tra fine 2026 e inizio 2027.
"Villa Tovaglieri racconta molto della storia della nostra città, delle famiglie che l’hanno abitata ma anche di tutti coloro che ne hanno vissuto le diverse funzioni civili che ha assunto nel tempo – commenta il vicesindaco Manuela Maffioli –: è un monumento di bellezza e memoria a cui finalmente ridaremo la dignità che merita, la valorizzazione che spetta agli edifici storici di così grande pregio".
La villa, progettata dall’architetto Camillo Crespi Balbi, riprende i canoni dell’eclettismo architettonico lombardo di inizio Novecento con una ricercatezza formale ricca di riferimenti storici dell’architettura antica, soprattutto medievale e rinascimentale. Rimase di proprietà della famiglia Ottolini fino al 1954, anno in cui fu venduta al Comune. Il progetto prevede interventi strutturali su balconi, tetto ed elementi di decoro. Quindi il restauro conservativo delle superfici decorate interne, dei serramenti esterni, delle porte e delle vetrate storiche che, a causa del passare del tempo e di infiltrazioni, sono in stato di degrado e in parte sfogliati. Al fine di permettere l’accessibilità ed eliminare le barriere architettoniche, si prevede la realizzazione di un vano ascensore.