CHRISTIAN SORMANI
Cronaca

Violentatori in trasferta. Due anni di abusi a Palmi ai danni di una ragazzina . Catturati nel Legnanese

Nove arresti, pure a Cislago e Gerenzano oltre che a Gioia Tauro. Gli indagati legati da vincoli di parentela con esponenti delle cosche.

Violentatori in trasferta. Due anni di abusi a Palmi ai danni di una ragazzina . Catturati nel Legnanese

Le intercettazioni telefoniche e ambientali della polizia di Stato sono state decisive per identificare quattro ventunenni due ventiduenni e altrettanti ventiseienni e un trentaduenne

Avevano pianificato di adescare altre minorenni di Seminara e della Piana di Gioia Tauro, in Calabria, i nove arrestati ieri dalla polizia di Stato a Legnano, Cislago, Gerenzano e appunto Gioia Tauro, su mandato del Tribunale di Palmi (Reggio Calabria). L’operazione “Masnada Ter“ ha portato all’accusa di violenza sessuale aggravata ai danni di una ragazza a suo tempo minorenne. Le indagini, condotte anche con intercettazioni telefoniche e ambientali, hanno identificato i sospettati: quattro ventunenni, due ventiduenni e altrettanti ventiseienni, un trentaduenne. Alcuni di loro sono legati da vincoli di parentela a esponenti della ‘ndrangheta, un altro risulta avere legami familiari con un amministratore locale.

Gli abusi sulla ragazza si sarebbero protratti dal gennaio 2022 fino ai primi del novembre 2023. L’operazione di ieri rappresenta la terza fase di un’inchiesta già avviata che aveva portato, il 15 novembre 2023, all’arresto di altri quattro giovani accusati di violenza sessuale di gruppo aggravata nei confronti di due minorenni della Piana di Gioia Tauro. Inoltre il 21 dicembre 2023 erano stati arrestati quattro familiari di una delle vittime, per aver tentato di farle ritirare la denuncia. La vicenda svela un quadro di degrado sociale e culturale, con la ragazza come un giocattolo nelle mani di un branco privo di scrupoli.

"Un episodio che ci riporta a un passato oscuro – avverte il procuratore di Palmi, Emanuele Crescenti – Una violenza inaudita in un piccolo paese dove molti sapevano ma hanno scelto di tacere".

La vittima, ora sotto protezione, ha vissuto quasi due anni con una pressione insostenibile, impossibilitata a liberarsi dagli attacchi. Le intercettazioni ambientali e telefoniche, fondamentali per l’inchiesta, hanno rivelato che il gruppo stava già pianificando di adescare altre vittime, alimentando un ciclo di violenza senza fine. Questi crimini non sono mai isolati, piuttosto si inseriscono in un ambiente di omertà e intimidazioni dove chi ha avuto il coraggio di denunciare viene minacciato o silenziato.