Legnano (Milano) – Aveva condotto e bloccato la giovane a ridosso di un parco pubblico, baciandola e palpeggiandola contro la sua volontà: dopo una rapida attività di indagine gli agenti del commissariato di Polizia di Legnano hanno infine individuato il responsabile della violenza, un 39enne per il quale è stato disposto il braccialetto elettronico e che è stato indagato per il reato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto in danno di una minore di anni 18, abusando delle condizioni di inferiorità psichica e fisica della ragazza.
L’attività d’indagine ha preso il via ad aprile, quando la giovane di soli 16 anni di età ha raccontato agli agenti della volante, allertati dalla dirigente scolastica dell’istituto che la minore frequenta, di essere stata violentata nei giardini di via Diaz da un uomo che aveva conosciuto qualche mese prima nei pressi della stazione ferroviaria di Legnano. In quella stessa giornata la giovane aveva trovato l’uomo ad attenderla in stazione, disponibile ad accompagnarla a scuola come si era verificato altre volte. Insieme avevano percorso Corso Italia per poi raggiungere un locale del centro, dove i due hanno consumato alcuni drink a base di vodka, per poi incamminarsi verso l’istituto scolastico. Giunti sul ponticello del fiume Olona, a ridosso del parco di via Diaz, l’uomo ha però bloccato la giovane con forza, baciandola contro la sua volontà e palpeggiandola nelle parti intime nonostante la ferma opposizione della ragazza, che nel frattempo ha cercato di divincolarsi e urlare, attirando l’attenzione di due donne che stavano passando proprio in quel punto.
Le due donne hanno intuito che qualcosa non andava e hanno soccorso la ragazza, mettendo in fuga l’uomo, che si è dileguato in sella a una bicicletta. La giovane, in stato confusionale, è stata poi trasportata per accertamenti presso l’ospedale di Legnano per poi essere dimessa con una prognosi di due giorni e riaffidata ai genitori. La giovane ha quindi fornito alla polizia descrizione, foto e numero di cellulare dell’aggressore, che è stato rintracciato dagli agenti del commissariato nei pressi della sua abitazione.
In seguito, la testimonianza delle due donne intervenute, la ricostruzione della vittima in sede di audizione protetta, la prova della consumazione di alcolici nel locale e la visione delle immagini dagli impianti di videosorveglianza, hanno fornito un quadro probatorio solido, tanto che l’autorità giudiziaria ha emesso nei confronti dell’uomo la misura cautelare del divieto di avvicinamento alla residenza e ai luoghi abitualmente frequentati dalla vittima, mantenendo una distanza non inferiore ai 500 metri. Per il 39enne è stato disposto il braccialetto elettronico ed è stato indagato per il reato di violenza sessuale aggravata dall’aver commesso il fatto in danno di una minore di 18 anni.