GRAZIANO MASPERI
Cronaca

Visita geriatrica per 96enne fissata nel 2024 a Cuggiono, dietrofront: anticipata a domani

Sono trascorsi appena due giorni dalla segnalazione del figlio ed ecco che la data è stata spostata sempre all’ospedale di Cuggiono. Giuseppe "Gravoso per mia madre andare in ambulanza"

L’accettazione dell’ospedale Fornaroli

Ha suscitato indignazione la notizia della signora di 96 anni di Magenta alla quale era stato fissato l’appuntamento per una visita geriatrica il 9 gennaio del 2024 all’ospedale di Cuggiono. Non sono trascorsi che due giorni dalla segnalazione del figlio ed ecco che Giuseppe si è visto spostare la data a giovedì 27 ottobre, ovvero domani mattina, sempre all’ospedale di Cuggiono. "Siamo sicuramente felici che l’ospedale si sia attivato anticipando l’appuntamento di un anno e due mesi", ha commentato il figlio. La famiglia della signora ha ricevuto ben due telefonate dall’Urp di Asst Ovest Milanese. La prima lunedì e la seconda martedì mattina con richiesta di conoscenza se la visita per quell’orario andasse bene. "Sono stati di una gentilezza squisita – aggiunge Giuseppe – Non solo ci hanno chiesto se l’appuntamento fissato andasse bene per quella data, ma ci hanno inviato l’impegnativa già modificata che ci permetterà di bypassare il Cup ed entrare direttamente per la visita".

Lieto fine

Tutto è bene quel che finisce bene, quindi. Resta il rammarico di un appuntamento fissato, inizialmente, ad oltre un anno per una signora in età avanzata. "I disguidi sono sempre possibili e non ce la prendiamo con nessuno – aggiunge il figlio – la nostra speranza è che si venga incontro alle esigenze dei pazienti e dei familiari, quando ci sono delle situazioni particolari. Tutti vorremmo l’appuntamento per una visita il giorno dopo la richiesta, ma sappiamo che non è possibile. Ci piacerebbe però che ogni caso venisse valutato a seconda della sua gravità. Nel caso di mia mamma spostarsi verso Milano per una visita geriatrica sarebbe stato veramente gravoso per lei e per le sue già precarie condizioni di fragilità. Avremmo dovuto chiamare un’ambulanza con delle conseguenze di stress notevole che magari non avrebbe superato". La visita geriatrica, per la signora, rientrava nella documentazione necessaria per avviare le pratiche di invalidità che mai, prima d’ora, la famiglia aveva intrapreso. "Ci siamo sempre occupati noi di mamma – conclude – Non ci sembrava nemmeno giusto chiedere dei soldi visto che è sempre stata autonoma, pur con noi sempre presenti. Poi, come è naturale che sia, le sue condizioni di salute si sono improvvisamente aggravate e abbiamo dovuto compiere anche questo passo".