Il giorno dopo la tragedia nell’appartamento di via Piave a Corbetta la gente si interroga sgomenta sull’accaduto. La ricostruzione dei carabinieri è che Luigi Buccino di 54 anni sia stato accoltellato dalla moglie Vita Di Bono di 47 che poi si è tolta la vita. Ma resta senza risposta la domanda su come un disagio, per quanto grave possa essere, sfoci in qualcosa di talmente tragico.
I vicini di casa
I vicini non sanno cosa dire. Qualcuno si ferma a parlare. "Ci conoscevamo di vista, buongiorno e buonasera e basta". Una donna aggiunge: "Ero a casa quando è successo, ma non abbiamo sentito proprio nulla. Se non un po’ di trambusto quando sono arrivati i Carabinieri. Persone tranquille, ecco quello che erano. Delle persone che non manifestavano problemi". Il tratto di via Piave, tra il ristorante pizzeria Al Noor e via Filzi, è rimasto chiuso per diverse ore domenica fino a tarda ora.
Le indagini
I carabinieri della scientifica hanno raccolto tutti gli elementi presenti nell’appartamento ma ci saranno ancora alcune cose da chiarire. A che ora è avvenuto l’omicidio e il successivo suicidio? Il figlio ha scoperto i cadaveri verso le 15 e ha dato l’allarme. Si può ipotizzare che, se nessuno ha sentito nulla e nemmeno un minimo litigio, l’accoltellamento sia avvenuto mentre l’uomo dormiva. Lui lavorava alla Mape, ma ad un certo punto della loro vita si sono rivolti ai servizi sociali. È lo stesso sindaco di Corbetta, Marco Ballarini, a confermarlo: "Non posso entrare nel merito delle questioni perché si tratta di argomenti riservati. Posso dire che hanno ricevuto un aiuto economico e un sostegno per risolvere questioni di altra natura. La signora, da quanto appreso, pare fosse in cura anche presso i servizi psichiatrici sovracomunali. Non si tratta di persone abbandonate a loro stesse, questo lo posso confermare".
Il sindaco: “Tragedia inimmaginabile”
Eppure, nonostante gli aiuti e i sostegni, è scattato un qualcosa che nessuno avrebbe potuto immaginare lontanamente. Nemmeno al ristorante Al Noor che confina con il complesso di palazzine di via Piave, nessuno ha sentito il minimo rumore provenire dal secondo piano della palazzina sul retro. Il quadro che ne emerge è quello di una famiglia che ha avuto problemi, ma che agli occhi della gente non lasciava trasparire nulla. Lo stesso sindaco aggiunge: "Li conoscevo personalmente così come conosco i figli. Persone ben inserite nella comunità. Domenica pomeriggio, quando la gente ha cominciato a chiedermi cosa fosse successo in via Piave perché vedevano un insolito via vai di auto dei carabinieri, ho cercato di capire. Ora, quello che chiedo, è di abbassare i toni e di recitare una preghiera per questi nostri due concittadini".