
Lasciare un segno urbano che parli di pace. Rendere visiva un’urgenza, che possa essere compresa da tutti, nel luogo simbolo...
Lasciare un segno urbano che parli di pace. Rendere visiva un’urgenza, che possa essere compresa da tutti, nel luogo simbolo del ritrovarsi: la piazza. Francesco Campanoni, incisore, regista, attore e scultore, alla pace ha sempre dato un contributo in prima persona: dai viaggi solidali ai tempi delle guerre nei Balcani fino alle ultime letture di testi di Gianni Rodari, in biblioteca a Busto Garolfo, pochi giorni fa. Durante l’ultima riunione della Consulta delle associazioni, Campanoni ha presentato il progetto di una “scultura/monumento/installazione”, da collocare in piazza Mazzini. "Una sagoma, una figura umana molto semplice, che osserva e trasporta un cuore sul palmo della mano, mentre un piccolo uccello osserva la scena sulla sua spalla – così la descrive –. Questo personaggio si interroga sulla bontà umana in generale, ma anche sulla propria, riflettendo su quanto, individualmente, possiamo fare per vivere in pace partendo da noi stessi". "Attraverso questa opera, Francesco vuole lasciare a San Giorgio un segno tangibile della propria arte", ha sottolineato il sindaco Claudio Ruggeri. S.V.