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Crisi alla Zucchi di Buffon: "Debiti con le banche per 100 milioni di euro, mille posti di lavoro a rischio"

Il 20 aprile l'assemblea degli azionisti per proseguire un negoziato con le Banche: sul sito di Rescaldina ipotesi contratto di solidarietà per i lavoratori

Gianluigi Buffon

Rescaldina (Milano), 13 aprile 2015 - “La Zucchi Bassetti e la Mascioni con i loro stabilimenti di Cuggiono, Rescaldina e Cuvio nel Varesotto, rappresentano ancora una risorsa importante per questo territorio. Il nostro auspicio, pertanto, è che si possa superare positivamente questa situazione di crisi, attraverso una nuova ristrutturazione del debito, così da garantire un futuro ai circa 1.000 lavoratori del gruppo”. E’ quanto dichiara Renzo Arpilli, delegato della Femca Cisl Milano Metropoli, zona Legnano Magenta, a proposito della crisi della Zucchi. L’Assemblea degli azionisti, controllata dal portiere della Juventus, Gianluigi Buffon, infatti, ha deciso di aggiornarsi al 20 di aprile, per proseguire un negoziato con le Banche, al fine di ottenere un ulteriore aumento di capitale, indispensabile alla ristrutturazione del debito e per ‘dare gambe’ ad un nuovo piano industriale. Ad oggi il debito nei confronti degli istituti di credito (Intesa Sanpaolo, Bpm e Unicredit,Bnl, Banco Popolare e Ubi) ammonta a circa 100 milioni di euro.

“Dopo l’assemblea del 20 aprile come sindacati abbiamo già chiesto a livello unitario un incontro urgente così da comprendere meglio le prospettive future dell’azienda. E’ chiaro – conclude Arpilli – che ci stiamo organizzando anche per la peggiore delle ipotesi. Sul sito di Rescaldina c’è già un accordo di massima per l’avvio del contratto di solidarietà. Naturalmente, arriviamo già da due anni di Cassa Integrazione Straordinaria dovuta alla riorganizzazione. Malgrado ciò metteremo in campo tutti gli ammortizzatori sociali possibili a tutela dei lavoratori”.