Parabiago (Milano), 16 febbraio 2020. Un’immagine racconta più di mille parole come testimoniano gli scatti firmati da Giovanni Alberti grazie ai quali sarà possibile conoscere e rivivere una delle realtà più importanti di Cuba, quella degli operai di una fabbrica di sigari. L’autore del libro «Parabiago in cento foto» esibisce una serie di scatti risalenti al settembre 2001 in una mostra ospitata dal museo di Parabiago. L’inaugurazione si tiene oggi alle 15, alla presenza del sindaco. Seguiranno altre due occasioni per ammirare il lavoro di Alberti: domenica 23 febbraio e domenica 1 marzo, sempre con ingresso libero dalle 15 alle 18.
Un regalo alla «sua» Parabiago del fotografo ufficiale dell’ambasciatore del Belize, Nunzio Alfredo D’Angeri, che fra gli altri ha avuto modo di immortalare personaggi del calibro di Fidel Castro, Giovanni Paolo II, il Dalai Lama, Francis Ford Coppola: «Tenevo molto a mostrare ai miei concittadini le foto realizzate presso la più importante fabbrica di sigari di l’Avana perché raccontano un interessante spaccato di vita degli operai dell’epoca. Il primo viaggio e le prime immagini risalgono infatti al 2001. Sono poi tornato a Cuba in altre occasioni e ho così avuto modo di arricchire la mia collazione. Dei sigari non mi interessava nulla, piuttosto mi ha colpito e ho voluto raccontare attraverso il mio obbiettivo, la storia, il lato umano delle persone impiegate nella lavorazione dei sigari. Una realtà molto diversa dalla nostra, che traspare con immediatezza dalle fotografie. Dopo tanti anni, si è presentata l’occasione di poterle mostrare: si tratta di una trentina di pannelli, che ho realizzato personalmente, che ospitano un paio di fotografie ciascuno. Oltre a esibirle, sarà un piacere poter raccontare questo viaggio fotografico che mi ha incuriosito e colpito al tempo stesso». Fotografo di fama internazionale, Alberti ha da poco ricevuto un importante riconoscimento da parte della città di Parabiago. Una benemerenza approvata dalla Giunta in virtù di una carriera «fatta di riconoscimenti, grandi incontri e professionalità, spesa per la comunica parabiaghese, nonostante la sua fama internazionale».