
Il sindaco Radice sul palco di Confindustria Alto Milanese
Legnano (Milano), 1 agosto 2024 - Il secondo trimestre dell'anno ha visto una stabilizzazione dell'attività produttiva nell'Alto Milanese, con differenze significative tra i settori e anche tra aziende dello stesso comparto. Circa il 44% delle imprese ha registrato una produzione stabile, il 35% ha visto un aumento, mentre il 21% ha riscontrato una flessione.
I settori più dinamici sono stati quelli meccanico e chimico-plastico. Alcuni indicatori congiunturali, come il fatturato, hanno registrato lievi incrementi, mentre altri, come il portafoglio ordini, in particolare le commesse interne, hanno mostrato un calo. La debole fiducia nei mercati e le tensioni internazionali hanno frenato la dinamica congiunturale complessiva. L'alta inflazione nell'Eurozona rallenta la discesa dei tassi e il timido taglio della BCE non ha ancora prodotto effetti significativi per famiglie e imprese. Le aspettative delle aziende rimangono caute. Il 23% delle aziende prevede una crescita del fatturato nei prossimi sei mesi, il 54% si attende continuità e il 23% prevede una contrazione.
La propensione a investire è bassa, con solo il 49% degli intervistati che ha in programma spese in conto capitale. Per quanto riguarda l'accesso al credito, le aziende hanno dichiarato un utilizzo costante delle linee di finanziamento. I livelli occupazionali sono rimasti sostanzialmente invariati. Nel settore meccanico la produzione e il fatturato sono in discreto sviluppo per il 50% delle imprese, anche grazie alla diminuzione delle scorte.
Tuttavia, il flusso di nuovi ordini è in ribasso, con un calo più marcato per le commesse estere. Le prospettive di fatturato a sei mesi prevedono una crescita delle vendite per il 33% del campione, immutate per il 39% e in riduzione per il 28%. L'intenzione di effettuare nuovi investimenti è aumentata, coinvolgendo il 56% del campione nel secondo trimestre (rispetto al 41% del periodo precedente). Nei settori tessile-abbigliamento e calzaturiero la produzione nel comparto moda è rimasta stazionaria, così come il fatturato, mentre gli ordinativi sono in calo, in parte per motivi stagionali.
Le prospettive di fatturato per il prossimo semestre non indicano progressi significativi e l'intenzione di investire è in decisa contrazione, riguardando ora il 50% degli intervistati (rispetto al 64% del trimestre precedente). I livelli occupazionali sono in lieve flessione. Nei settori lavorazione materie plastiche e chimico la produzione è aumentata nel secondo trimestre, con un grado di utilizzo degli impianti giudicato soddisfacente. Il fatturato è in leggero incremento, mentre il portafoglio ordini ha visto un abbassamento per le commesse interne ed estere. Le materie prime sono ancora in rialzo, anche a causa del prezzo del petrolio in aumento, che le aziende riescono solo in minima parte a trasferire sui listini di vendita. Per i prossimi sei mesi, il 67% delle imprese prevede un mantenimento dei livelli di fatturato, il 13% un incremento. Il 40% del campione ha in programma nuovi investimenti.