CHRISTIAN SORMANI
Economia

Presidio alla Fonderia Dairaghese: "Chiarezza sul futuro"

Dairago, i lavoratori continuano lo sciopero davanti ai cancelli. La Fiom Cgil: "Sembra ormai certa la chiusura o la cessione dell’attività"

La protesta degli operai proseguirà per avere risposte dall’azienda

La protesta degli operai proseguirà per avere risposte dall’azienda

Dairago (Milano) - Ieri mattina i lavoratori della Fonderia Dairaghese hanno scioperato davanti ai cancelli dell’azienda a Dairago, chiedendo alla proprietà "chiarezza sul futuro ormai incerto". Il presidio, organizzato in via Alcide De Gasperi, ha visto la partecipazione attiva dei sindacalisti della Fiom Cgil Ticino Olona, i quali, insieme ai dipendenti, ritengono necessario un tavolo di confronto per capire come tutelare i lavoratori. "Sembra ormai certa la chiusura o la cessione dell’azienda, ma non vi è certezza sui tempi e le modalità", afferma Antonio Del Duca, il sindacalista che segue i dipendenti. "A oggi non abbiamo ancora capito quali siano le intenzioni della proprietà. La richiesta è semplice: sediamoci a un tavolo e cerchiamo di definire passo per passo un percorso che dia garanzie a questi undici lavoratori coinvolti".

Il presidio permanente, svolto dagli 11 dipendenti della fonderia, fortemente preoccupati, continuerà anche nei prossimi giorni: "Continueremo sino a quando non avremo risposte". La Fonderia Dairaghese è nata nel 2004 dalle ceneri della Tosi Alberto Martino, azienda nata negli anni ’70, che si occupava principalmente di fornire getti nel settore della ricambistica meccanica di grosse multinazionali. Con l’avvento del modello in polistirolo, la fonderia ha cominciato ad occuparsi anche della produzione di stampi per il settore automotive, proponendo con la medesima tecnologia anche fusioni per macchine utensili e attrezzature di staffaggio di grosse dimensioni.

«Oggi la Fonderia Dairaghese si propone sul mercato come un competitor flessibile e rapido, in grado di assistere il cliente, mettendo a disposizione la propria esperienza di personale con all’attivo 50 anni di fonderia, offrendo veloci e moderne soluzioni in questo mondo sempre più in continua e costante evoluzione" spiega il sito dell’azienda. "Utilizziamo un processo di sabbia resina grazie al quale si possono realizzare sia produzioni in serie, sia pochi esemplari, con pesi variabili, da pochi kilogrammi a decine di quintali. Grazie all’utilizzo di queste resine, si genera un veloce e notevole indurimento della sabbia e si migliora considerevolmente la qualità dei getti prodotti generando minore rugosità nelle superfici".