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Sciopero alla Zucchi di Rescaldina: sindacati sul piede di guerra

I lavoratori questa mattina hanno incrociato le braccia due ore per turno sulla riqualificazione dei 25 esuberi negli uffici e l’allargamento della cassa straordinaria

I cartelli dei sindacati fuori dall'azienda

Rescaldina (Milano), 25 ottobre 2022 - Uno scenario pesante quello che i sindacati illustrano davanti ai lavoratori della alla Vincenzo Zucchi S.p.A di Rescaldina i cui lavoratori questa mattina hanno incrociato le braccia. Si tratta di un pacchetto di ore di sciopero, che riguarda due ore per turno e che è stato deciso nell’assemblea dello scorso 13 ottobre. Sul tavolo il percorso di riqualificazione dei 25 esuberi negli uffici e l’allargamento della cassa straordinaria.

"L'azienda, invece di dare risposte sul piano di ricollocazione come previsto nella procedura di cassa integrazione guadagni straordinaria aperta a marzo 2022, ha comunicato il ripristino delle sei ore lavorative in magazzino dal mese di gennaio nonostante gli straordinari in corso e l’utilizzo della cooperativa, la chiusura definitiva della mensa, del servizio di ristorazione e neanche la predisposizione di una saletta per consumare il pranzo, il riscaldamento spento in tutto il magazzino per tutto l’inverno, percorsi di riqualificazione e ricollocazione previsti nell’accordo quadro di gestione dei 25 esuberi negli uffici mai partiti, nonostante le assunzioni in corso su Rescaldina e Cuggiono e la ricerca di addetti alle vendite su Milano e aumento dell’utilizzo della cassa integrazione straordinaria" hanno spiegato i sindacati.