Legnano (Milano)- Non è solo la famiglia Bianchi in apprensione durante queste ore per le sorti di Sebastiano di cui non si hanno più notizie da ieri ma anche tutto il mondo sportivo del basket. Una scomparsa avvolta nel mistero, anche perché Sebastiano Bianchi avrebbe lasciato il telefono cellulare a casa resettato sino alle impostazioni di fabbrica. La ventinovenne ala del Legnano Knights si è fatto sempre ben conoscere e apprezzare in tutto l'ambiente non solamente per i valori tecnici ma anche per quelli umani di serietà e professionalità. Un top player della categoria voluto fortemente dai biancorossi del presidente Marco Tajana e del direttore sportivo Maurizio Basilico nella scorsa estate.
Alla presentazione della squadra al Palaborsani di Castellanza con il nuovo tecnico Riccardo Eliantonio proprio la dirigenza biancorossa aveva sottolineato con orgoglio ed entusiasmo come il ragazzo fosse uno dei colpi di mercato privilegiati in vista del ritorno in serie B. Non appena si era manifestata la possibilità di venire a giocare al Legnano, Seba non aveva infatti avuto dubbi tornando a giocare nell'alto milanese, dopo la precedente positiva esperienza alla Ltc Sangiorgese, affrontata proprio domenica scorsa in campionato da ex di lusso risultando come al solito uno dei migliori in campo.
Una costante per il giocatore piemontese, un'ala che ha fatto le fortune dei quintetti in cui è stato impiegato per la bravura sui due versanti del campo. Un'attitudine a mettersi a disposizione del proprio allenatore con generosità. Alle parole Seba ha sempre preferito i fatti sul campo e così era anche al di fuori del parquet di gioco nelle interviste: gentile, disponibile e tanto sintetico nelle dichiarazioni quanto efficace nel sottolineare i punti salienti di una partita. Studi classici alle spalle in gioventù per Bianchi, un carattere timido e magari un po' introverso ma questo è stato il suo modo di vivere il basket, senza manie di protagonismo pur essendo un asso delle categorie. Ora con la famiglia, lo aspettiamo con una grande speranza presto a casa, anzitutto sano e salvo e un giorno di nuovo in campo con gli amici della palla a spicchi.