Legnano (Milano), 6 agosto 2024 - "Il Mari è la Casa dell'AC Legnano". Non si fa attendere la risposta del presidente del Legnano calcio, Enea Benedetto, dopo la netta e chiara presa di posizione da parte del comune di Legnano che non si è più reso disponibile a concedere lo stadio Mari per le gare interne dei lilla.
L’attacco
"Non lasceremo mai la nostra sede, la nostra casa ed il nostro stadio. Se sarà il caso attiveremo ogni azione disponibile, politica o giudiziaria, per tutelare il Club. Abbiamo già accettato di giocare le partite più importanti della stagione scorsa "fuori casa" per quieto vivere e anche questo può aver inciso su una retrocessione amara ed immeritata".
"Siamo disponibili a collaborare con altri club minori e con la Fondazione Palio per un progetto di miglioramento del bene pubblico, ma riteniamo illegittimo ed impugnabile ogni eventuale provvedimento che non includa l'AC Legnano nell'utilizzo dello Stadio, della sede e di tutti gli spazi oggetto della concessione che, sebbene scaduta nei termini, era di fatto stata prorogata attraverso la nostra disponibilità scritta ed un silenzio assenso da parte della Città di Legnano”.
“Siamo, senza alcun dubbio, parte integrante della storia sportiva della Città, ci è stato chiesto di iscrivere la squadra e lo abbiamo fatto, ora siamo pronti a fare la nostra parte in tutto e per tutto... ci rifiutiamo di pensare che lo Stadio Mari possa trasformarsi in una sala mensa nei giorni feriali ed in un ippodromo nei giorni festivi".