PAOLA ARENSI
Cosa Fare

Spettacoli d'autore per rinascere: dopo la zona rossa si torna a vivere

L'obiettivo è far conoscere le eccellenze culturali del territorio riscattandolo dall'associazione con il virus

I promotori della rassegna

Casalpusterlengo (Lodi), 6 luglio 2021- Basso Lodigiano, prima zona rossa per il covid-19, ancora associato al virus? “No grazie”. Sindaci e associazioni di categoria sono stanchi di subire l’associazione al picco della pandemia e hanno puntato su un marketing culturale di livello. Impegno che riscatti il territorio dalla fastidiosa e ormai impropria nomea. “Spazio, quindi, al futuro, alla voglia di riscatto, alle bellezze e ai pregi del Basso Lodigiano, puntando su eventi di qualità” assicurano i promotori. I Comuni del distretto del Commercio che hanno lavorato al progetto sono Casalpusterlengo capofila, Codogno, Maleo, Fombio e Somaglia. Il sindaco di Casale Elia Delmiglio ha riassunto:””A riveder le stelle” è una kermesse con un palinsesto organizzato, nella Bassa Lodigiana, dai rappresentanti del Distretto. Ricordo che, nel 2020, abbiamo partecipato a un bando regionale che ha permesso di portare a casa finanziamenti per dare sostegno ai commercianti e alle amministrazioni e per organizzare iniziative capaci di rivitalizzare il centro commerciale di paesi e città. Tutto nasce lì”. E il ricco cartellone, che comprende cinque serate, è stato presentato alla presenza dell’ingegner Antonio Simone, responsabile dello Sportello unico attività produttive di Casalpusterlengo, che segue la parte amministrativa del Distretto e di Andrea Ragosta, direttore artistico del teatro comunale, degli amministratori del territorio e delle associazioni di categoria. La “ricetta anti crisi” sembra già funzionare. “In molti casi abbiamo già venduto tutti i biglietti” ha chiarito Ragosta. “Non si tratta di eventi popolari, che per noi erano un toccasana economico, come notti bianche etc. – spiega Isacco Galuzzi di Confcommercio – ma di rivitalizzare, con momenti di rilievo, un distretto ormai spento e che ha trovato nuova linfa nelle risorse di Regione”. Una spinta, insomma, all’economie delle realtà artigiane e commerciali e alle località coinvolte in genere. Il programma estivo partirà giovedì 8 luglio alle 21, a Casale, con “Chiedimi se sono di turno” di Giacomo Poretti, noto comico milanese del trio Aldo Giovanni e Giacomo. L’attore si esibirà in uno spettacolo dedicato alla categoria professionale degli infermieri, di cui è stato parte. E qui ci sono già 600 posti occupati. Gli ulteriori spettacoli saranno: 11 luglio a Maleo, in piazza, ore 21, “Dei numeri due siamo i numeri uno”, con Paolo Migone e Sergio Sgrilli; 17 luglio ore 21 parco Vasca di Somaglia “Come gocce d’acqua” di Pantakin circo teatro; 1 agosto ore 21 castello di Fombio “Butterfly” con Silvia Priori e al Soave di Codogno sabato 25 settembre, con la prima tappa autunnale del festival della Milanesiana: il critico d’arte Vittorio Sgarbi terrà una “lectio” sulla pittura di Pietro Antonio Magatti. Saranno proposti anche gioielli locali e documenti top secret per un evento di altissimo livello. "Ad ogni serata, comunque, si potrà aspettare in fila e vedere se si libereranno posti” ha sottolineato ancora il direttore del teatro casalino Andrea Ragosta - spero che questa collaborazione del Distretto venga tramandata alle amministrazioni future”. Lo auspica anche Marco Facchini, vicesindaco di Somaglia:”Il futuro delle piccole realtà è questo, collaborare per raggiungere obiettivi, indipendentemente dal colore politico. È l'inizio di un percorso serio che ci potrà portare a risultati positivi. Voglio proceda”. “Un modus operandi positivo che valorizza anche le attività artigianali, le botteghe artigianali che riescono a conciliare tradizione e innovazione” ha ribadito Vittorio Boselli di Confartigianato. Il sindaco di Codogno Francesco Passerini, dopo aver chiesto un minuto di silenzio per il compianto fotoreporter Franco Gazzola, in passato corrispondente de Il giorno, ha rimarcato:”Finalmente, grazie a Regione, ci sono fondi e dopo l'emergenza della prima zona rossa, si riparte. Abbiamo un calendario di spessore che porta, su cinque comuni, realtà poliedriche, che possano attirare pubblico diverso. Una dinamica da percorrere sempre di più perché spesso è difficile collaborare tra enti locali. Speriamo di coinvolgerne altri. Ci vorrebbe un cadenzamento annuale. Perché queste iniziative fanno conoscere e visitare un territorio attrattivo, dinamico, che cresce e ha voglia di ripartire. Così non saremo più ricordati solo per il Covid”. Paola Arensi