Guardamiglio, 24 maggio 2013 - Ha accoltellato l'ex compagna perché non si rassegnava alla fine della loro relazione. E' successo a Guardamiglio, nel Lodigiano, intorno alle 14. Un donna di origini romene, Angelica Timis, di 35 anni, è stata aggredita dall'ex partner, Maurizio Ciceri, un italiano di 49 anni, che l'ha seguita mentre andava al lavoro. Quando la donna ha parcheggiato la sua automobile, una Fiat 500, fuori dalla casa dove faceva le pulizie, Ciceri si è scagliato su di lei con un coltello.

La donna è fuggita in un parco, in via Paolo VI. L'uomo ha trascinato la vittima dietro un cespuglio e le ha inferto una decina di coltellate. Nonostante l'intervento dei sanitari, le ferite le hanno dato scampo. La donna lascia un figlio adolescente di 13 anni. Il 49enne è stato bloccato da alcuni passanti e consegnato ai carabinieri.

Il primo a intervenire è stato un adolescente che abita nei pressi dei giardini di via Paolo VI. Il giovane ha raccontato ai militari di aver sentito le grida della donna che scappava dal suo ex convivente che l'aveva attesa in strada, e di essere intervenuto subito per bloccargli la mano con la quale impugnava il coltello utilizzato per massacrare la 35enne. Un altro passante ha visto la colluttazione tra il ragazzino e l'assassino ed è a sua volta intervenuto gettando a terra l'aggressore e a immobilizzarlo, sedendogli sopra. Sono intervenuti i militari della locale stazione e i colleghi di Codogno.

Un anno fa la Timis aveva lasciato la casa in cui abitava con Ciceri: pare che lui la maltrattasse. Da allora  l’uomo perseguitava l’ex compagna, tanto che l’amministrazione comunale di Guardamiglio aveva cercato e trovato un alloggio popolare per la vittima in modo da sottrarla alle vessazioni e ricominciare una vita con il figlio. Ciceri è incensurato e ha avuto dall'ex moglie, che vive in Val Nure, in provincia di Piacenza, due bambine che spesso andava a trovare.

Gli inquirenti hanno formulato l'ipotesi di omicidio premeditato per l'ex convivente. Sarebbe uscito di casa già con in tasca un coltello dalla lama di 15 centimetri preso dalla cucina della sua abitazione. L'uomo tra l'altro, come è emerso da quanto lui stesso ha raccontato, stava per essere licenziato dal lavoro di operaio in un'azienda locale che stava chiudendo i battenti per crisi.