CARLO D’ELIA
Cronaca

Lodi: 32 nuovi contagi alla Santa Chiara

Nella Rsa di nuovo sotto attacco ospiti e infermieri. La protesta: ci hanno fatto girare in troppi reparti

Rsa (foto generica)

Lodi, 23 dicembre 2020 - Il Covid torna a colpire nella casa di riposo di Lodi. Sono sette gli infermieri positivi al secondo tampone. I contagi sono in crescita anche all’interno della struttura: sarebbero più di 25 gli anziani ospiti colpiti dal virus negli ultimi giorni e sparsi in tutti i reparti. "Stiamo pagando la scelta di far girare lo stesso personale dal reparto filtro agli altri reparti della casa di riposo – spiega un infermiere – In questo modo il virus è esploso. Ora la situazione è più difficile da controllare. A noi dipendenti che siamo entrati in contatto con persone positive sarebbe dovuto toccare il tampone rapido, ma dalla struttura ci hanno detto che non li faremo più. Al personale poi hanno sospeso ferie e riposi. In poche parole: stiamo tornando a marzo ed aprile".

Torna dunque l’incubo del coronavirus a Santa Chiara. Un’esperienza terribile, la peggiore della storia della casa di riposo di via Gorini, che ha colpito duramente durante la prima ondata: a pesare i numerosi decessi dovuti al Covid, tra febbraio e maggio, che ha provocato la morte di circa 80 ospiti su 260 in totale. A questo si aggiungono le difficoltà economiche e le enormi tensioni in Consiglio d’amministrazione – con le dimissioni dei due consiglieri Antonio Calandra ed Elisa Bellocchio e del presidente Corrado Sancilio – che hanno caratterizzato gli ultimi mesi della Fondazione Santa Chiara. Del bilancio preventivo si è discusso ieri durante la riunione del Consiglio d’amministrazione della Fondazione. A guidare la riunione, la vicepresidente Giovanna Invernizzi che ha preso la guida della casa di riposo dopo le dimissioni di Sancilio di un paio di settimane fa, e insieme agli altri consiglieri ha discusso come gestire il grave buco di bilancio creato dall’aumento delle spese di gestione degli ospiti e dal lungo blocco dei nuovi ingressi all’interno della struttura di via Gorini.

Due questioni che hanno avuto un peso enorme sulle casse della Fondazione, che ora punta alla vendita di alcune delle proprietà pur di evitare aumenti di rette per le famiglie. Resta poi l’attesa da parte della struttura di Lodi su quanto e come verranno erogati i fondi che la Regione ha messo a disposizione per aiutare le Rsa più colpite dall’emergenza sanitaria. Intanto continuano ad arrivare la candidature per guidare la Rsa di via Gorini, dopo l’apertura dell’avviso pubblico da parte del Broletto del 18 dicembre. La valutazione della commissione, in audizione pubblica, si terrà l’8 gennaio alle 10 nella sala consiliare di Palazzo Broletto.