REDAZIONE LODI

"A1: Coldiretti Milano Lodi contro parchi solari su terreno fertile"

Coldiretti si oppone all'installazione di pannelli fotovoltaici sui campi lungo l'autostrada del Sole, favorendo l'agrisolare sui tetti delle cascine e delle strutture agricole per contenere i costi e beneficiare di energia rinnovabile.

"A1: Coldiretti Milano Lodi contro parchi solari su terreno fertile"

"No ai pannelli fotovoltaici sui campi lungo l’autostrada del Sole. Siamo favorevoli all’agrisolare, ma solo sui tetti delle cascine e delle strutture agricole. Non accettiamo, invece, che si cancelli terreno coltivabile approfittando dell’ampliamento dell’A1 tra Milano Sud e Lodi". È la posizione di Alessandro Rota, presidente della Coldiretti di Milano, Lodi e Monza Brianza. "Abbiamo ricevuto – spiega – segnalazioni di soggetti che propongono alle aziende agricole lungo il tracciato dell’A1 di cedere i terreni a ridosso dell’infrastruttura per ospitare pannelli solari. Di fronte all’occupazione di suolo fertile con distese di ettari di moduli fotovoltaici a terra diventa urgente fissare nuove regole che sostituiscano ad esempio quella che permette di installare i pannelli fino a 300 metri dai tracciati autostradali o a ridosso delle aree industriali". La quarta corsia dell’A1 tra Sudmilano e Lodigiano - precisa la Coldiretti interprovinciale - che ha comportato pesanti espropri e cancellazioni di intere aree rurali lungo i 17 chilometri del cantiere rappresenta già di per sé una ferita per il territorio.

"Acconsentire che nella medesima tratta vengano realizzati anche parchi fotovoltaici a terra che sono incompatibili con l’attività agricola – dichiara Alessandro Rota – significa favorire le speculazioni e ridurre i campi che soprattutto in questo momento dovrebbero essere utilizzati per garantire la sovranità alimentare dell’Italia e per la tutela del territorio". Coldiretti ribadisce di essere favorevole all’agrisolare sui tetti di cascine e stalle perché rappresenta un sostegno per le imprese agricole e zootecniche in termini di contenimento dei costi, ma anche per il Paese, che può beneficiare di una fonte energetica rinnovabile, in una situazione di forti tensioni internazionali.