Lo spettacolo “Tutta colpa sua“ organizzato dal Ramo e ASST Azienda socio-sanitaria territoriale di Lodi, con il contributo della Fondazione Comunitaria di Lodi, ha letteralmente spopolato. Ben 800 studenti hanno raggiunto il teatro alle Vigne per abbattere gli stereotipi di genere. Lo spettacolo, patrocinato dal Comune e dalla Prefettura di Lodi, era aperto a tutti i cittadini. Era un evento benefico a favore del centro anti-violenza “La Metà di Niente“ di Lodi (che assiste 400 donne ogni anno, di cui almeno 200 vengo prese in carico), per implementare le azioni di sostegno a favore delle donne vittime di violenza. Una narrazione messa in scena da Pietro Pignatelli e ispirata alle storie vere raccontate nel libro “Sospese. Storie di donne interrotte“ del medico Barbara Grecchi di Asst. L’attore era accompagnato da una coppia di ballerini (Gloria Ferrari e Livio Betti) e dal chitarrista Massimo Germini e ha rappresentato la vita di tre donne con esperienze e origini diverse, che hanno in comune l’essere state vittime di violenza di genere. Paola Arensi
CronacaAbbattere gli stereotipi di genere: ottocento studenti rispondono