CARLO D'ELIA
Cronaca

La qualità dell’Adda sta migliorando: l’acqua non è contaminata da batteri

Campionamenti, effettuati da luglio a dicembre scorso, hanno permesso di analizzare la qualità delle acque a ridosso della roggia Molina

Antonio Redondi di Sal e Alessandro Russo di Water Alliance-Acque di Lombardia (Cavalleri)

Lodi, 9 marzo 2017 - «L’Adda è in buona salute». Ad affermarlo sono i vertici di Sal, la municipalizzata dell’acqua lodigiana, che in collaborazione con Water Alliance-Acque di Lombardia, la rete che coinvolge otto aziende idriche pubbliche lombarde, durante la presentazione dei risultati del monitoraggio sulle acque del fiume all’ingresso e all’uscita del depuratore del capoluogo.

I campionamenti, effettuati da luglio a dicembre scorso, hanno permesso di analizzare la qualità delle acque a ridosso della roggia Molina. Sotto esame sono finiti un’ampia gamma di parametri idraulici, chimico-fisici e biologici, come il calcolo della portata nei tratti di interesse, la misura dei parametri chimico-fisici delle acque (ossigeno disciolto, pH, conducibilità elettrica, temperatura e salinità), la raccolta di campioni d’acqua per l’analisi in laboratorio dei macrodescrittori della qualità delle acque (azoto totale, azoto nitrico, azoto ammoniacale, fosforo totale, Cod, Bod5, alcalinità e solidi sospesi totali), della contaminazione da coliformi totali, escherichia coli e di altri parametri indicatori della qualità chimica delle acque, fino all’analisi della comunità ittica. «Per noi è stato uno sforzo che va ben oltre i campionamenti di routine che Sal svolge all’interno del proprio laboratorio aziendale – spiega il presidente di Sal, Antonio Redondi –. La ricerca è stata promossa da Water Alliance e ci auguriamo che possa costituire il punto di partenza per nuove indagini su altri tratti di fiume Adda e non solo». Riscontri positivi anche per quanto riguarda lo stato ecologico delle acque dell’Adda a monte e a valle della roggia Molina. Le analisi hanno attribuito alle acque (prima di passare dal depuratore) un punteggio medio complessivo pari a 0,520, mentre a valle un punteggio medio di 0,508, entrambi classificati con il giudizio «buono», lo stesso che il Piano di Gestione del Distretto Idrografico del fiume Po attribuisce come obiettivo per il 2021 per l’intero corso dell’Adda.

A giovarne è anche la fauna ittica, col ritorno di pesci autoctoni del fiume, come la tinca, la cui presenza nei corsi d’acqua è sempre più rara, è stata trovata nel corso d’acqua a valle del depuratore. «La qualità delle acque è buona – spiega il presidente dei Pescatori dilettanti, Giancarlo Magli –. Dopo anni di difficoltà e di pochi controlli, l’Adda sta migliorando. Nel fiume ci sono pochi pesci. Servirebbero più controlli contro i bracconieri per poter tornare a popolare le nostre acque. Difficile da gestire, invece, la sporcizia sulle rive del fiume. Sempre più incivili continuano ad abbandonare i rifiuti vicino all’Adda, mettendo in serio rischio un intero ecosistema».