
Agricoltura Lodigiana, siccità, fauna selvatica e cambiamenti climatici
Fauna selvatica, siccità ed eventi climatici devastanti minano l’agricoltura lodigiana, "dobbiamo trattare con le compagnie assicurative per avere polizze più adeguate e intervenire". È uno dei focus discussi all’assemblea nazionale di Confagricoltura, svolta a Roma, a palazzo Cancelleria, il 12 e 13 luglio, grazie al contributo di Francesco Pacchiarini, presidente di Milano Lodi Monza Brianza. Accompagnato dal direttore della sezione locale Luciano Nieto, dai vicepresidenti Antonio Garbelli e Alessandro Bricchi, da Danilo Barbaglio, membro della giunta, e da Emma Cogrossi, presidente dei Giovani di Confagricoltura (Anga), Pacchiarini ha portato all’attenzione dei presenti, tra cui i presidenti delle sezioni provinciali e regionali di Confagricoltura di tutta Italia, con il presidente nazionale Massimiliano Giansanti e le rappresentanze dei comparti agroindustriali, anche i danni provocati da cinghiali e nutrie nel Lodigiano. "C’è la necessità – commenta Pacchiarini – di trovare misure che agevolino le aziende nella prevenzione e nel contrasto dei danni causati dalla fauna selvatica, in particolare cinghiali, primo veicolo della diffusione della Peste suina africana, e nutrie, che popolano i canali irrigui del territorio. E’ poi stato nominato un Commissario straordinario contro la siccità: le prossime stagioni potrebbero essere meno clementi. Poi preoccupano anche la rapidità dei cambiamenti climatici e gli eventi meteorologici sempre più violenti, che ci impongono di rivedere l’azione dei Consorzi di difesa delle produzioni agricole, per arrivare a una contrattazione con le compagnia assicurative per ottenere polizze più adeguate alla tutela dai nuovi rischi". P.A.