Analisi scientifiche su cinque opere del pittore Belloni

Esperti dell'Università dell'Insubria analizzano opere del pittore Belloni di Codogno con fondi e supporto istituzionale, per valorizzare il patrimonio artistico locale.

Analisi scientifiche su cinque opere del pittore Belloni

Esperti dell'Università dell'Insubria analizzano opere del pittore Belloni di Codogno con fondi e supporto istituzionale, per valorizzare il patrimonio artistico locale.

Indagini scientifiche sulle opere del pittore Belloni di Codogno, per conoscerne la tecnica, arrivano i fondi. A condurre le analisi sarà un pool di esperti del Dipartimento di Scienze Umane e dell’Innovazione per il Territorio dell’Università dell’Insubria, guidato dalla professoressa Laura Rampazzi, già autrice di importanti ricerche, tra cui quella sulla tavolozza di Francesco Hayez, qui coadiuvata da Fabio Zignani, restauratore di alto profilo, e sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Cremona, Mantova e Lodi. Sono interessate le opere: Autoritratto nello studio, Piroscafo rosso; Le rose; Le regate a Sturla; Rodifiesso. Grazie alla strumentazione portatile, le indagini saranno svolte nelle sale della raccolta Lamberti, quindi i risultati saranno elaborati in laboratorio e infine confrontati con le informazioni disponibili sui materiali e le tecniche in uso negli anni di passaggio tra Ottocento e Novecento. Continua quindi il progetto di valorizzazione del pittore Giorgio Belloni (1861-1944), promosso dall’amministrazione comunale di Codogno, dedicato all’artista che, tra fine Ottocento e inizio Novecento, conquistò fama internazionale. Ciò anche grazie al partenariato della Fondazione Carlo Lamberti e al sostegno della Fondazione Comunitaria della Provincia di Lodi. "Un risultato – commenta l’assessore alla Cultura Silvia Salamina (foto) – raggiunto grazie alla rete costruita tra l’amministrazione comunale, le realtà culturali sul territorio e importanti istituzioni nazionali, come l’Università dell’Insubria". "Il nostro patrimonio artistico - spiega monsignor Iginio Passerini, presidente della Fondazione Lamberti - è una ricchezza per la comunità". P.A.