REDAZIONE LODI

Un filo rosso unisce la Bassa con la Georgia

Il prof Andrea Borroni, di Somaglia, ha curato il commentario al primo codice del lavoro di Tblisi e il 30 marzo lo presenterà alla Camera di VALENTINA BERTUCCIO D'ANGELO

Andrea Borroni, 41 anni

Somaglia (Lodi), 10 marzo 2016 - Un filo rosso unisce la Bassa alla Georgia. A tenerlo teso è Andrea Borroni, figlio del Lodigiano ma cittadino del mondo, avvocato e appassionato professore alla Seconda Università degli Studi di Napoli, sede di Caserta. Dal 2009 fa avanti e indietro con la Ivane Javakhishvili Tbilisi State University, dove è visiting professor in diritto internazionale del commercio. L’incarico è arrivato dopo la partecipazione a un bando internazionale ma è stato solo l’inizio di una proficua collaborazione con le giovani istituzioni georgiane. L’ultima tappa è la realizzazione del commentario al nuovo codice del lavoro della Georgia, approvato nel 2013 in un Paese dove, "dopo i sovietici e il loro approccio alla soluzione dei problemi basato sulla politica, c’era da costruire tutta la legislazione e la dottrina – racconta Borroni, 41 anni –. Basti pensare che a lezione dovevo portare i libri perché lì, in inglese o in kartuli, ce n’erano pochi. Nel 2013, poi, sono stato incaricato di curare il commentario al codice".

Un onore e un onere tutto italiano, che ha imposto due anni di lavoro, il coinvolgimento di ventidue tra professori e avvocati, in particolare dalla Bicocca di Milano e dalla Seconda Università di Napoli. In 850 pagine esperti giuslavoristi e di diritto comparato hanno commentato poco meno di sessanta articoli. Numero marziano, per i canoni italiani. Il fatto è che davanti a una pagina bianca da riempire in fretta, "il legislatore georgiano ha scelto un codice breve, flessibile, liberale, che attinge molto dal sistema di common law. Tratta tutti gli argomenti – spiega Borroni –: dal contratto alla sua rescissione, dal diritto sindacale a quelli dei disabili, arrivando perfino a normare direttamente maternità e allattamento. Perché lì la società, seppure maschilista, è matriarcale". Per dirimere i dubbi interpretativi molto dovranno fare i giudici "e anche la dottrina dovrà metterci la faccia".

Tutto questo lavoro sarà presentato il 30 marzo a Roma, nella Sala Aldo Moro della Camera dei Deputati alle 10.30. Borroni sarà lì, insieme al sottosegretario Antimo Cesaro, che per primo dal Governo ha capito l’importanza della comprensione di questo nuovo codice del lavoro anche ai fini di una semplificazione della ciclopica normativa italiana in tema; Cesare Damiano, che presiede la Commissione lavoro della Camera, il prof Gianmaria Piccinelli dell’università di Napoli, il preside della facoltà di Giurisprudenza dell’ateneo di Tblisi Irakli Burduli e l’ambasciatore georgiano in Italia Kharlo Sikharulidze.

Non è la prima volta che grazie a Borroni l’Italia si accorge della Georgia, Paese in tumultuosa crescita dopo l’indipendenza nel 1991 e la Rivoluzione delle rose nel 2004: un paio d’anni fa una delegazione di imprenditori enogastronomici italiani volò nella capitale georgiana per presentare i propri prodotti. Il prof di Somaglia d’altra parte non è nuovo a ‘imprese’, difficili da riassumere: laurea a pieni voti a Pavia nel 2000, dottorato a Trento, Master of Laws alla Louisiana State University, ricercatore confermato a Napoli-Caserta. E ancora, esperto italiano nella commissione europea Pepper IV, si occupa anche di finanza islamica, che in Italia è una semisconosciuta. Da qui a luglio sarà visiting professor tra Brindisi, Las Palmas e il Mar Nero. Ha anche uno studio, a Milano in piazza Castello e a Casale, col socio Simon Grasso.