MARIO BORRA
Cronaca

Lodi, appalto nella sede della Provincia: "Portinai pagati 4 euro all’ora"

Il sindacato di base: "Stipendi tagliati del 30%". Chiesto l’intervento del prefetto

Sabina Bertolini del sindacato di base

L’appalto cambia e lo stipendio per gli addetti al controllo degli accessi agli uffici della Provincia di Lodi viene “tagliato” del 30%. È quanto denuncia il sindacato di base (Sdb) con sede a Pavia che, per bocca di Sabina Bertolini e di Pasquale Di Tomaso, ha chiesto un incontro urgente al Prefetto di Lodi per convocare le parti ed esperire le procedura di raffreddamento. Lo scorso primo agosto era avvenuto il cambio di società che ha poi scatenato la reazione sindacale quando la Holding Service srl è subentrata alla cooperativa Minerva nell’appalto per i servizi di portierato negli uffici della Provincia di Lodi e, a detta di Sdb, l’impresa entrante ha deciso di applicare ai cinque lavoratori, che da anni si occupano del servizio, molti dei quali con contratto part time, il contratto nazionale relativo ai Servizi Fiduciari, riducendo drasticamente la loro paga oraria.

«Si è passati a 5,44 lordi all’ora che, al netto di contributi e tasse, finisce per essere addirittura inferiore ai 4 euro - spiega il sindacato - cioè è stato effettuato un taglio di circa il 30% rispetto alla loro retribuzione precedente, a parità di mansioni". Per Sdb il salario così quantificato "è giudicato illegittimo da numerose sentenze cioè non proporzionato alla qualità e alla quantità dell’attività svolta e insufficiente ad assicurare ai lavoratori un’esistenza libera e dignitosa. Addirittura la Procura di Milano ha recentemente contestato il reato di sfruttamento nei confronti di imprese che applicavano questa retribuzione". Il sindacato è ora pronto a dare battaglia perchè "riteniamo l’azione illegittima sul piano giuridico e del tutto immorale sul piano etico".

I rappresentanti dei lavoratori hanno ribadito di "aver cercato invano un’interlocuzione col nuovo datore di lavoro" e che "nei giorni scorsi è stata avviata la procedura dello stato di agitazione, chiedendo al Prefetto di convocare le parti per porre rimedio alla situazione insostenibile di questi lavoratori. Una situazione tanto più scandalosa perché avviene nell’ambito di un appalto pubblico e dunque sotto gli occhi di istituzioni che ancora una volta si dimostrano non solo assenti, ma direttamente coinvolte (per il meccanismo degli appalti al massimo ribasso) in questa forma di sfruttamento".