PAOLA ROBERTA ARENSI
Cronaca

Lodi, gli artigiani ai giovani: “L’80% di chi sceglie una scuola professionale trova subito lavoro”

Il segretario provinciale Mauro Sangalli e il progetto che punta a creare una rete tra scuola e mondo del lavoro

Mauro Sangalli sprona i giovani a inseguire sogni professionali concreti

Mauro Sangalli sprona i giovani a inseguire sogni professionali concreti

Lodi, 23 luglio 2024 – “Scegliete scuole e percorsi professionali, l’80 per cento di chi ci prova, ha accesso diretto al mondo del lavoro”. Parola di Mauro Sangalli, segretario dell’Unione artigiani e imprese Lodi. L’esperto, che spesso va in prima persona, nelle scuole, per invitare i ragazzi “a non smettere di sognare, a impegnarsi, perché la fatica porta percorsi importanti pregni di soddisfazione”, torna sull’argomento.

"Dovete continuare a sognare. La società di oggi cerca di eliminare questa tendenza, ma io vi invito a sognare in grande. Niente è impossibile, attraverso due valori importanti: umiltà e sacrificio, che aiutano a raggiungere obiettivi che inizialmente possono sembrare impossibili- continua e insiste-. Il mio invito è di continuare a credere in se stessi. Sicuramente si possono raggiungere risultati ambiziosi nel mondo del lavoro e poi diventare potenziali nuovi imprenditori”. Il suggerimento più attuale è di aderire al progetto Tilab per la formazione professionale.

Il progetto

Prende il nome di “TiLab – Talent Innovation Lab". Competenze e formazione per il futuro” l’iniziativa ambiziosa pensata per il rilancio e la valorizzazione della formazione professionale sul territorio, che vede come ente capofila il CFP Calam e mette in rete altri quattro Cfp del territorio, oltre alll’Ufficio di Piano dell’Ambito di Lodi e al Centro Provinciale Istruzione Adulti (CPIA). Anche Provincia di Lodi, Ufficio Scolastico territoriale, ASST di Lodi, Informagiovani del Comune di Lodi e le Associazioni di categoria del territorio sono coinvolte nell’iniziativa. Il progetto triennale è stato finanziato da Fondazione Cariplo, con un contributo di quasi 2 milioni di euro e da Regione Lombardia, con un contribuito 874.409,84 euro, nell’ambito dei Fondi Emblematici Maggiori (progetti di ampio respiro sovraprovinciali) per la Provincia di Lodi, per un totale di 2.784.722,31 euro. L'obiettivo è migliorare la capacità della comunità di dare risposte ad esigenze specifiche del mercato lodigiano. Si attivano poli di formazione professionali sul territorio, ossia dei “Laboratori per l’Innovazione e lo sviluppo del talento”, dotati di dispositivi tecnologici e digitali all’avanguardia.

I destinatari

Gli interventi previsti si svilupperanno su diverse linee guida e saranno rivolti a diverse fasce della popolazione: dagli allievi delle scuole medie e superiori che hanno bisogno di aiuto nell’orientamento fino ai Neet, i giovani adulti che non studiano né lavorano.

Previste anche azioni per gli adulti fragili, che hanno bisogno di riqualificazione e quelli già impiegati che hanno necessità di essere aggiornati. Il progetto si occuperà di intercettare i bisogni dei singoli, orientarli nello sviluppo delle competenze e accompagnarli nei percorsi a loro più adatti.

L’appello

“Mi rivolgo a ragazzi e giovani che non si sono ancora chiariti le idee rispetto al loro futuro. Molti sono incerti sulla scuola da affrontare, su come proseguire dopo le superiori, sull’accettare o meno un’offerta di lavoro. Eppure, il mondo dell’artigianato e dell’industria ha molto da offrire, in termini di qualità e soddisfazione professionale. Anche per questa ragione, l’Unione Artigiani ha deciso di aderire al progetto TiLab, promosso da Fondazione Cariplo e da Regione Lombardia, per rilanciare la formazione professionale nel Lodigiano attraverso la creazione di nuove strutture innovative e soprattutto la costruzione di una rete che consenta a scuole e aziende di rimanere in stretto contatto” prosegue Mauro Sangalli, segretario dell’Unione artigiani di Lodi.

I vantaggi

“Abbiamo aderito volentieri a questo ambizioso progetto sia perché mette in rete più soggetti istituzionali, formativi e associativi, sia perché mette al centro la persona e la formazione, che in questa fase dell’economia locale e nazionale, rappresenta uno dei pilastri fondamentali per la crescita e lo sviluppo del sistema locale”.

Contro i pregiudizi

“Sicuramente rispetto a dieci anni fa, le cose sono cambiate - precisano dall’Unione artigiani-. Stiamo lavorando tutti per far capire non tanto ai giovani, ma ai loro genitori, che le scuole professionali non sono scuole di “serie B”. Anche perché, dati alla mano, chi fa un percorso professionale, ha una percentuale di accesso diretto al mondo del lavoro che è pari all’80 per cento. Sono convinto che questo progetto, che ha come obiettivo il cambio di percezione rispetto alla formazione professionale, raggiungerà lo scopo che si prefigge”.

Fare rete

“Quando si lavora in rete- conclude Sangalli- cosa non scontata, anche se il nostro territorio ha dato dimostrazione di saperlo fare, si possono raggiungere obiettivi importanti. Se mettiamo insieme il mondo delle associazioni, la formazione e le istituzioni, creiamo quella comunità che credo possa rappresentare non solo il punto di partenza, ma anche il punto di arrivo di questo ambizioso progetto”.