LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Inclusione scolastica, nuovo bando da 10 milioni

I dati del Consorzio Servizi alla Persona cui aderiscono 52 Comuni della provincia

Roberta Allegro,  referente  del Consorzio sull’educativa scolastica precisa: 510  gli alunni assistiti  quest’anno

Roberta Allegro, referente del Consorzio sull’educativa scolastica precisa: 510 gli alunni assistiti quest’anno

Lodi, 15 maggio 2017 - Il nuovo bando da 10 milioni di euro per la gestione dell’educativa scolastica da parte dell’Agenzia speciale Consorzio Servizi alla Persona, cui aderiscono 52 comuni del Lodigiano (su 61), più San Colombano (Mi), è stato scritto e a breve la Centrale Unica di Committenza della Provincia indirà la gara, a valenza triennale. Intanto, venerdì, nel seminario “Inclusioni comuni” è stato fatto un bilancio proprio dell’ex assistenza ad personam che il Consorzio gestisce, tramite gli operatori vincitori della gara (attualmente è in scadenza la coop Ancora), e che i comuni devono garantire ai soggetti svantaggiati che frequentano le scuole dell’obbligo.

I numeri che, spiega la referente del Consorzio sull’educativa scolastica, Roberta Allegro, «oggi non riguardano solo la disabilità ma anche i disturbi del comportamento, legati talvolta a situazioni di svantaggio sociale che ci fanno lavorare in rete appunto con i servizi sociali, il tribunale minori, la neuropsichiatria infantile», sono in aumento: 510 alunni assistiti in quest’anno scolastico, 420 lo scorso e 397 nel 2014-15, nonostante i comuni richiedenti siano scesi da 49 a 45 e gli istituti scolastici da 79 a 65. Il numero di ore di assistenza settimanali sono, quest’anno, 5224 (negli anni precedenti 4679 e 3898), con una media di circa 11 ore settimanali ad alunno in materne, elementari e medie e di 8 nelle superiori e cfp, con le elementari che hanno il maggior numero di ore richieste (2419 settimanali per 219 bambini), seguite dalle medie (1150 per 116 ragazzi), spesso con un operatore su più casi. «Intervenire precocemente produce maggiori risultati nei passaggi successivi - sottolinea Allegro -. Rispetto al passato, oggi, proprio grazie alla gestione consortile e all’appalto unico, i servizi sono più omogenei, continuativi e di qualità: i ragazzi non vengono più solo assistiti ma condotti verso l’autonomia, aiutati a sviluppare proprie competenze.

Osserviamo i contesti scolastici e facciamo incontri con le insegnanti (di ruolo e di sostegno didattico, ndr) per supportarle nei casi più complessi. L’attività di laboratorio, la scuola esperienziale, sono modelli d’eccellenza per favorire l’inclusione sociale. Intanto lavoriamo coi ragazzi svantaggiati, per favorirne l’inserimento, soprattutto negli intervalli o pause mensa, ovvero nei momenti di maggiore condivisione sociale».