
Vigili del fuoco davanti al Bassi (Cavalleri)
Lodi, 15 maggio 2017 - Sono rientrati nelle 21 aule della sezione staccata di via Papa Giovanni XXIII dell'istituto Bassi, questa mattina, i circa 400 studenti che, dopo l'incendio che lo scorso 7 febbraio aveva reso inagibile parte dello stabile, avevano dovuto trasferirsi nella sede centrale di viale Dante, effettuando però lezioni pomeridiane. Un disagio grave, per i ragazzi ma anche per i docenti e il personale Ata; il servizio trasporti della Provincia aveva dovuto persino cambiare gli orari del trasporto pubblico dedicato agli studenti residenti in vari comuni del territorio.
Il preside del Bassi, Corrado Sancilio, con il sostegno dell'interno consiglio di istituto, a metà marzo aveva cercato di mitigare la scomodità, stabilendo un 'cambio turno': dal 26 marzo, infatti, furono le altre 40 classi (circa 900 studenti) della sede centrale a dover frequentare, a turni settimanali, la scuola dalle 13 alle 18, lasciando invece la fruizione mattutina ai compagni 'colpiti' dall'incendio. Non mancarono, all'epoca, reazioni di protesta fuori dalla scuola.
Una volta rimossi i detriti e il materiale bruciato e sgomberati gli arredi e i materiali scolastici, la ditta incaricata dalla Provincia, che gestisce gli edifici delle scuole superiori, si è dedicata, scrive l'ente in una nota, "alla pulizia di pavimentazioni, pareti e soffitti per poi passare alla tinteggiatura, alla nuova installazione e al cablaggio dei cavi elettrici e dei sistemi digitali, ed infine alla controsoffittatura e alla consegna, nei tempi previsti (si era parlato indicativamente di fine aprile, primi di maggio, ndr) di tutti gli ambienti danneggiati dall’incendio".
"L’intero intervento di ripristino delle aule e dell’ingresso, nei fatti, ha consegnato un prodotto totalmente nuovo all’istituto scolastico - dichiara il presidente della Provincia Mauro Soldati, ringraziando studenti e preside, nonché il proprio staff -. Siamo stati in grado, tutti insieme ed ognuno per la propria parte di competenza, senza protagonismi, ma con alto senso civico ed istituzionale di volgere a beneficio della comunità studentesca un servizio che spero serva di esempio nell’affrontare, non augurandocele, future ed imprevedibili emergenze".