
Il municipio di Orio Litta
Orio Litta (Lodi), 4 agosto 2019 - Salta la tradizionale benemerenza civica Umon de Vori di Orio Litta, è polemica. Botta e risposta tra l’ex sindaco Pierluigi Cappelletti, che lamenta «l’offesa per la mancata organizzazione di un evento che celebra tanti oriesi volenterosi» e il neo eletto sindaco Francesco Ferrari che, come aveva già fatto in un suo mandato precedente, vuole invece «ridare dignità al premio, rendendolo meno frequente ma individuando persone che si sono realmente distinte».
Ferrari insiste: «Non abbiamo nominativi illustri da insignire e, dalle elezioni, c’è stato poco tempo per provvedere. Il premio esiste dal 1995, l’aveva inventato l’amministrazione Zanoni e all’inizio c’erano personaggi illustri da premiare, come Carini, proprietario della Villa Litta. Poi il premio veniva dato così, senza meriti particolari, e di fatto sminuito».
Da qui la decisione: «Non sono pervenute segnalazioni e l’apposita commissione, informalmente, ha gradito la pausa. Premieremo nel 2020, poi modificheremo il regolamento per rifarlo almeno dopo un biennio – garantisce –. Inoltre trasformeremo la sagra, in partenza il 23 agosto, dando spazio anche alle altre etnie ormai parte della comunità, tanto che il 29 agosto proporremo uno spettacolo al santuario della Madonna di Caravaggio con musiche, nello spirito libero della campagna, e rappresentazioni di culture diverse. Valorizzeremo, il 15 settembre, anche la via Francigena locale, con un concerto medioevale della piacentina Maddalena Scagnelli e una cena nella grangia dei benedettini».
Cappelletti non ci sta: «A Orio un sacco di gente meriterebbe l’onorificenza, perché si dà da fare da decenni per gli oriesi senza chiedere mai nulla. Faccio un nome: don Giorgio Croce alla memoria, che ha dato lustro e si è sempre impegnato per la parrocchia a cui ha pure fatto un lascito. Si sta perdendo il senso della realtà».