REDAZIONE LODI

Bianca Balti per la prima volta senza capelli per la chemio: “I’m always a bit*h”

La super top model lodigiana si mostra sui social calva, ma lo spirito è quello di sempre: col sorriso, forte e determinata

Lodi, 1 novembre 2024 – “Once a bad bitch, always a bad bitch”, scrive Bianca Balti sui suoi social mentre si mostra con la testa completamente calva, cambio look obbligato dalla chemioterapia. Una frase che tradotta sarebbe tipo “Una volta stron*a, sempre stron*a”, un modo, l’ennesimo, di urlare al mondo che no, questo tumore alle ovaie non la ferma, non la cambia. 

L’annuncio del tumore

La super top model lodigiana classe 1984 a metà settembre aveva annunciato via social di aver scoperto di avere un cancro ovarico al terzo stadio. E fin da subito ha fatto sì che il suo viaggio attraverso le cure (intervento chirurgico e chemioterapia), raccontato sui social, fosse un messaggio di forza, amore per la vita e speranza. "Ho un lungo percorso davanti a me, ma so che lo sconfiggerò. Per me, per i miei cari (in cima alla lista ci sono le mie figlie) e tutti voi che avete bisogno di forza potete prenderne in prestito un po’ dalla mia, perché ne ho tanta”, aveva detto annunciando la malattia. Negli scorsi giorni aveva fatto vedere il taglio dei capelli, sempre più corti fino a oggi. Ma lo spirito è quello di sempre, come si capisce dalla didascalia al video e soprattutto dal sorriso. 

Bianca Balti, prima e dopo (dal profilo Tik Tok)
Bianca Balti, prima e dopo (dal profilo Tik Tok)

La mutazione genetica BRCA1

Nel dicembre del 2022 Balti si era sottoposta a una doppia mastectomia dopo aver scoperto di essere portatrice della mutazione genetica BRCA1, che aumenta il rischio di sviluppare tumori al seno e alle ovaie. 

Le Linee Guida relative al trattamento di chi scopre di avere questa mutazione parlano chiaro: ci sono età differenti in cui l'intervento chirurgico è raccomandato: 35-40 anni per la mutazione BRCA1, 40-45 per la mutazione BRCA2. In casi come questi però tanto dipende anche dalla volontà della donna, si tratta comunque di interventi chirurgici con delle conseguenze definitive, come l'impossibilità di avere figli in maniera naturale o le conseguenze legate ad una menopausa precoce". "Di fronte alla notizia di un tumore ogni donna fa un percorso unico e personale di accettazione - spiega la dottoressa Cassani - che tanto dipende anche dal carattere e dalle proprie scelte di vita. Non è un percorso facile, né per quanto riguarda la chirurgia, né per la successiva terapia o i controlli che verranno, che sono spesso e giustamente accompagnati da stress e paure. È qualcosa che richiede impegno e costanza e non necessariamente porta i risultati sperati".