
La protesta in via Pertini
Tir bloccati a pochi metri dall’ingresso della logistica Number One e contestuale presidio di un gruppo di lavoratori, sotto le bandiere del Si Cobas, ieri mattina davanti ai cancelli della ditta di via Pertini nel polo produttivo Mirandolina. Come già venerdì scorso, ieri attorno alle 8 circa una quindicina di dipendenti di una cooperativa interna al sito hanno incrociato le braccia e contestualmente impedito ai mezzi pesanti di caricare e scaricare causando lunghe code all’esterno. Sul posto sono intervenuti carabinieri, polizia locale e Digos. Gli addetti si sono mobilitati dopo le lettere di sospensione cautelare a tempo indeterminato arrivate ad otto di loro, "nemmeno notificate, ma dette a voce in maniera improvvisa durante il turno di lavoro", ha spiegato ieri Michela De Nittis del Si Cobas Piacenza. Provvedimenti disciplinari non giustificati, secondo il sindacato, e non per reali criticità riscontrate. "Riscontriamo anche una sorta di discriminazione sindacale – attacca De Nittis – per i nostri associati c’è sempre una contestazione o un rilievo. Qui c’è gente che vuole solo lavorare e basta. Ovviamente con il rispetto dei proprio diritti". Per i Si Cobas le problematiche interne proseguono da tempo e riguardano anche altre questioni come "gli orari non rispettati nonostante il contratto, standard altissimi richiesti con un sovraccarico di lavoro, rifiuto di firmare il premio di produzione, turni decisi in maniera unilaterale e applicati per mesi a seconda della sola esigenza dell’impresa, tredicesima e quattordicesima spalmata nelle buste paga, circostanza questa non illegale ma non concordata con il lavoratore". Ieri mattina, dopo il blocco, è iniziata una trattativa serrata e mirata a convincere i lavoratori a togliere il presidio e far entrare i tir. Attorno alle 11, la situazione si è sbloccata, il sit in è stato sospeso con un incontro tra le parti previsto per il 7 maggio.