
I vigili del fuoco lodigiani impegnati in un intervento dovuto alle conseguenze del maltempo
LODI – Carenza di vigili del fuoco nel Lodigiano e in Lombardia, la Federazione nazionale sicurezza della Cisl lancia l’allarme. Dal Comando provinciale di Lodi dettagliano la situazione locale: “Solo per il personale operativo, abbiamo una carenza del 47% nel ruolo di caposquadra e caporeparto. Invece, se si considerano anche i vigili del fuoco, la carenza complessiva è del 33%. E ovviamente la mancanza dei primi è quella che ci mette maggiormente in difficoltà” precisano.
In prima linea
Non aiuta il cambiamento climatico. “Che il clima stia cambiando è ormai sotto gli occhi di tutti: eventi meteorologici estremi, sempre più frequenti e violenti, mettono quotidianamente a dura prova il sistema di soccorso. Ancora una volta, i vigili del fuoco si trovano in prima linea (come dimostrato dagli ultimi interventi in provincia di Lodi, dovuti alla tromba d’aria di settimana scorsa), ma a quale prezzo?” si chiede la Fns Cisl, lanciando un vero e proprio allarme per il 115 di tutta la regione.
"Siamo allo stremo”
“I vigili del fuoco sono ormai allo stremo, faticando già a gestire l’ordinarietà, causa la gravissima carenza di personale. Quando poi si verificano emergenze come quella degli ultimi giorni, il sistema soccorso va in affanno, con una coperta sempre più corta che rischia di non bastare più” rimarca il sindacato. “Era stato richiesto alla Regione Lombardia un accordo con relativo stanziamento di fondi proprio per integrare il dispositivo di soccorso in caso di allerte meteo – dichiara Monica Martelli, neoeletta segretaria regionale Fns Cisl –, ma ad oggi tutto tace. E ogni volta che affrontiamo un’alluvione, un incendio o un evento eccezionale, si ricorre sempre agli stessi strumenti straordinari, senza una programmazione stabile”.
“Situazione insostenibile”
In questo modo, per la sigla sindacale, “la situazione è insostenibile e non solo per i cittadini, che si trovano sempre più esposti ai rischi, senza un’adeguata risposta strutturale, ma anche per gli operatori del soccorso, sovraccaricati da turni, missioni e responsabilità crescenti”. “Finite le emergenze, restano le pacche sulle spalle e i ringraziamenti – continua Martelli –, ma non bastano più. Chiediamo che la Regione Lombardia dia un segnale concreto: servono azioni tangibili e investimenti mirati per garantire la sicurezza dei cittadini e la dignità professionale dei vigili del fuoco”.