LAURA DE BENEDETTI
Cronaca

Casaletto, oste sparò e uccise ladro: "Esasperato: spero in una sentenza di buon senso"

Pranzo di solidarietà dell'Unione nazionale vittime con l'assessore regionale De Corato: "Saremo accanto a Mario Cattaneo nell'udienza del 24 gennaio"

Mario Cattano con De Corato, Fidanza e i soci Unavi

Casaletto Lodigiano, 22 dicembre 2019 - Sia l'assessore regionale Riccardo De Corato, sia l'Unavi, Unione Nazionale Vittime, hanno annunciato oggi, al termine del pranzo all''Osteria dei amis', che fu teatro della tragedia in cui perse la vita il 32enne Petre Ungureanu, che il prossimo 24 gennaio saranno in Tribunale a Lodi accanto all'oste Mario Cattaneo, in quella che dovrebbe essere l'ultima udienza che lo vede a processo per eccesso colposo di legittima difesa.

"La Lombardia è l'unica Regione che rimborsa le spese legali alle vittime: sia Cattaneo sia Francesco Sicignano di Vaprio D'Adda, i cui casi sono simili, uccisero per legittima difesa, trovandosi i ladri in casa - ha rimarcato De Corato -. Si raccontano tanti fatti di cronaca quando accadono ma poi si dimentica: oggi invece qui a Casaletto c'è uno spaccato del dolore di tante famiglie". Al pranzo sociale natalizio dell'Unavi, infatti, oltre una ventina di vittime di episodi delittuosi, direttamente o come parenti stretti di chi è stato ucciso durante furti, rapine, stupri: dai genitori di Lorenzo Appiani, avvocato ucciso in Tribunale nel 2015 da un imputato, a Rosita Solano una delle figlie della coppia uccisa a Palagonia (la madre subì anche uno stupro) nel 2015: "Ci auguriamo che il 24 gennaio l'agonia di Cattaneo abbia fine - ha rimarcato la presidente di Unavi Paola Radaelli -. Ci siamo riuniti per portargli sostegno ma anche per rimarcare il nostro appello alle istituzioni perché servono più leggi a tutela delle vittime, ad esempio garantendo il supporto psicologico gratuito. Al deputato europeo Carlo Fidanza chiediamo che ci sostenga nel chiedere la revisione, per la quale avevamo già raccolto 25 mila firme, della direttiva 80 dell'Ue sul risarcimento alle vittime recepita dall'Italia nel 2016 in modo vergognoso: la cifra massima è di 8 mila euro". "E' un'elemosina ed inoltre l'iter burocratico presenta difficoltà enormi - ha rimarcato Fidanza, ieri, nell'accogliere l'istanza -. Auspichiamo che il prossimo governo migliori anche la legge sulla legittima difesa, che lascia ancora troppa discrezionalità alla magistratura". "Sono grato per questa grande partecipazione - ha commentato Cattaneo, impegnato più che altro in cucina -. Sono al limite dell'esasperazione. Spero che la giustizia trovi una sentenza di buon senso".

Lo scorso 13 dicembre due maxi esperti della difesa di Cattaneo, Luciano Garofano (già a capo dei Ris di Parma) e Martino Farneti, avevano presentato una ricostruzione in 3D dello sparo, dimostrando che fu "accidentale". Il colpo, secondo la difesa, era partito mentre l'oste era a terra e un'altro malvivente cercava di sottrargli il fucile. Ma Cattaneo aveva inseguito i ladri in cortile, sfondando la porta bloccata dall'esterno dai fuggitivi e senza raccontare, in un primo momento, della sparatoria alle forze dell'ordine. Il corpo di Ungureanu, infatti venne ritrovato poi accanto al cimitero, abbandonato dai complici.