Casalpusterlengo (Lodi) –
Scontro senza esclusione di colpi tra maggioranza di centrodestra ed opposizione progressista con il presente e il futuro della Casa delle Associazioni di via Galilei sullo sfondo: la gestione della struttura, per volere dell’esecutivo, è passata attraverso un bando, andato però deserto, e la circostanza ha scatenato la reazione del Pd e, anche se non in maniera ufficiale, da parte dei sodalizi che fanno riferimento ad “Al Cubo“, gestore per gli ultimi otto anni.
"L’esperienza civica nata dal basso che ha prodotto circa cento eventi è finita e l’amministrazione ha promosso il bando pensandolo proprio per renderne impossibile la partecipazione" è il leit motiv della polemica che ha visto nei giorni scorsi il centrodestra, Forza Italia e Lega, replicare in maniera dura ribadendo che il Pd "nella casa delle Associazioni ha addirittura svolto una campagna di tesseramento e la presentazione dei propri candidati alla Presidenza di Regione Lombardia ed al Consiglio Regionale", mentre per le associazioni c’è stata la rassicurazione che nessuno verrà sfrattato e che la gestione passa nelle mani direttamente del Comune. Ieri è arrivata la controreplica da parte del Pd locale, segno evidente che le elezioni amministrative previste tra meno di un anno stanno già generando una lunga campagna elettorale.
«In merito alle insinuazioni pericolose su come il Pd abbia in più occasioni utilizzato gli spazi della sala, forse è il caso di ricordare alla maggioranza un fatto divertente: il Partito Democratico ha sempre fatto richiesta per l’utilizzo della sala al Comune, pagando ragionevolmente un contributo. Negli ultimi cinque anni, con le iniziative organizzate, il Comune ha guadagnato dal Pd 743.09 euro e perciò troviamo risibile che la maggioranza ora ci imputi un qualche tipo di imbarazzo" hanno ribadito dalla segreteria. Poi l’affondo sul bando andato deserto. "Nemmeno le associazioni che la maggioranza sostiene hanno partecipato al bando. La maggioranza dovrebbe farsi una domanda". Infine, "se anche questo spazio pubblico verrà messo in discussione per impedirci di organizzare libere iniziative di propaganda e tematiche dell’attualità, saremo pronti a rivolgerci al Prefetto".