Violenza in città? D’ora in poi il Comune di Casalpusterlengo si costituirà parte civile nei processi e reinvestirà gli indennizzi in progetti sociali rivolti alla sicurezza. Lo annunciano il sindaco Elia Delmiglio e il vice Piero Mussida. Gli amministratori sono infatti decisi a proseguire sulla strada della rieducazione e sensibilizzazione, oltre che con la repressione.
"Chi viene nella nostra città deve saper rispettare le regole di convivenza civile altrimenti le forze dell’ordine metteranno i trasgressori davanti alle loro responsabilità, come nel caso delle recenti sette denunce per la la rissa di Natale. In secondo luogo, il Comune chiederà i danni – sottolinea Delmiglio – Annunciamo quindi l’approvazione della delibera quadro volta a tutelare onorabilità e immagine della città. Siamo i primi nel Lodigiano, ma non in Italia". Intanto il sindaco annuncia: "Le proposte sul disagio giovanile, l’educativa di strada e i progetti sociali stanno andando avanti, ci saranno iniziative tra marzo e aprile". L’opposizione di centrosinistra quanto a sicurezza chiede però maggiori tutele per le attività commerciali: "Dopo la copertura del Brembiolo, si è consolidata una vocazione ricreativa all’inizio di viale Cappuccini, dove gli imprenditori hanno avviato attività. Con una Polizia locale ai minimi termini, come si potrà assicurare un presidio di legalità che scongiuri nuovi episodi serali di violenza e illegalità?".
Replica Mussida: "Continueremo a lavorare concretamente perché Casalpusterlengo sia una città viva, bella, accogliente ma anche capace di punire i trasgressori. Vivacità dei locali e mantenimento della tranquillità possono convivere".
Paola Arensi