PAOLA ARENSI
Cronaca

Case Aler a Lodi, quasi 500 alloggi sfitti: “Ma 70 saranno assegnati entro fine anno”

Il punto della situazione con la presidente Monica Guarischi: “Un dato dinamico che risente fortemente del turnover da disdetta e, in generale, i rilasci sono maggiori rispetto alle assegnazioni”

Monica Guarischi, presidente Aler Pavia-Lodi

Monica Guarischi, presidente Aler Pavia-Lodi

Lodi – Sfittanza dell’edilizia residenziale pubblica a Lodi e in provincia: “Non tutti gli immobili sono di Aler e presto ci saranno nuove assegnazioni”. E’ Monica Guarischi, presidente di Aler Pavia-Lodi, a fare un quadro della situazione, ribadendo la massima attenzione, in accordo con il presidente di Regione Attilio Fontana e con l’assessore alla casa di Regione Lombardia Paolo Franco, per portare avanti una missione chiara, cioè quella di fornire ai cittadini più svantaggiati un servizio abitativo dignitoso.

”Gli alloggi sfitti in provincia di Lodi e nel capoluogo, al 19 luglio, di proprietà Aler Pavia-Lodi, sono 483. Poi c’è il dato globale riferito agli 800 alloggi, ma questo riguarda il numero complessivo del patrimonio immobiliare pubblico e quindi anche beni di proprietà dei Comuni (che non dipendono quindi dalle scelte di Aler, ndr)”. Il dato della sfittanza, ribadisce Guarischi, “è un dato dinamico, che risente fortemente del turnover da disdetta e in generale, i rilasci, spesso, sono maggiori rispetto alle assegnazioni. Dai 483 alloggi sfitti, quindi, vanno sottratte 72 sfittanze, riferite ad alloggi inseriti a piano vendite e in piani complessi (Pnrr) e di recente rilascio (41+13+18). Quindi, dei 411 alloggi sfitti residui, circa 70 alloggi ( 46+14+9 ) verranno assegnati entro la fine dell'anno, in base alla programmazione del servizio abitativo e mediante lo scorrimento della graduatoria d'ambito”.

Ci sono quindi ulteriori possibilità per chi è in cerca di una casa e vive in condizioni di difficoltà. ”Solo una ridotta parte del patrimonio immobiliare dell'Aler, peraltro con alto indice di vetustà e necessità di interventi radicali ( impianti, serramenti etc. ), ad oggi è quindi realmente sfitto, ma ciò dipende da fattori oggettivi indipendenti dalla capacità manutentiva dell'azienda, poiché classificato in condizioni di carenze manutentive, monitorato, ed inserito nella programmazione triennale” sottolinea ancora la presidente. In parte si farà fronte agli interventi di riattamento con fondi derivanti da reimpiego dei proventi delle vendite ed in parte potrà essere finanziato mediante fondi pubblici regionali.