CARLO D’ELIA
Cronaca

Caso piscine, tutti assolti. "Una liberazione"

Lodi, per i giudici di secondo grado il fatto non sussiste. L’ex sindaco Uggetti: finalmente la verità. L’avvocato Marini: ero tranquillo

Simone Uggetti, 47 anni, commosso dopo la lettura della sentenza

Simone Uggetti, 47 anni, commosso dopo la lettura della sentenza

Lodi «Te lo meriti» . Queste le parole che Cristiano Marini, l’avvocato lodigiano, consigliere della società Sporting Lodi, ha detto a Simone Uggetti poco dopo la sentenza di assoluzione della corte d’appello di Milano. Un lungo abbraccio tra i due e un pianto liberatorio dopo cinque anni di battaglia dentro e fuori dalle aule di tribunale sulla vicenda che li ha travolti il 3 maggio 2016. La corte d’appello di Milano ieri ha ribaltato la sentenza di primo grado del tribunale di Lodi sul caso piscine. Tutti gli imputati sono stati assolti con formula piena, perché il fatto il non sussiste. Così ha deciso la corte presieduta dal giudice Rosa Luisa Polizzi, che ha così annullato la sentenza del tribunale di Lodi che a fine novembre 2018 aveva condannato a 10 mesi l’ex sindaco per aver modificato il bando per l’assegnazione delle piscine estive Belgiardino e Ferrabini vinto dalla società Sporting Lodi.

Assolti anche l’avvocato Cristiano Marini (condannato a 8 mesi in primo grado), l’imprenditore Luigi Pasquini e il dirigente comunale Giuseppe Demuro (condannati in primo grado a 6 mesi). Tutti gli imputati sono esplosi in lacrime subito dopo la sentenza. Hanno abbracciato gli avvocati che in questi cinque lunghi anni di battaglia dentro e fuori le aule di tribunale non hanno mai indietreggiato, nonostante le accuse pesanti. "È la fine di un incubo iniziato cinque anni fa - ha detto l’ex primo cittadino con le lacrime agli occhi -. Ho vissuto un’ingiustizia sulla mia pelle. Finalmente però è arrivata la verità".

Con lui in carcere era finito l’avvocato Cristiano Marini. Una sofferenza assurda per il professionista che proprio in quei giorni aveva lasciato a casa sua moglie incinta. "È stata una liberazione questa sentenza – dice Marini, accusato di aver aiutato Uggetti a modificare il bando incriminato –. In questi anni sono sempre stato tranquillo. So come ho agito e ho sempre saputo di non aver fatto nulla. In questi anni poi in tanti all’interno del palazzo di giustizia di Lodi mi hanno dimostrato la loro vicinanza. Anche questo è stato importante". Grande l’emozione anche per Luigi Pasquini, l’imprenditore lodigiano, ex presidente della Wasken Boys, finito al centro della vicenda. "Sono stati anni duri - ha detto fuori dall’aula Pasquini -. Finalmente è arrivata la verità. Per tutti è stato difficile. Le nostre vite sono state stravolte".