Morto in casa chiuso in una piccola stanza all’interno di una villetta abbandonata trasformata in un rifugio per senzatetto. È mistero fitto sulle cause del decesso di un 29enne di nazionalità ghanese, Edward Adu, trovato senza vita nella tarda mattinata di ieri: l’uomo, che lavorava nello stabilimento di macellazione Inalca che ha sede in paese, era diventato irreperibile da alcuni giorni, comunque dopo Natale, e la sua improvvisa scomparsa aveva messo in allarme un suo collega di lavoro che aveva presentato formale denuncia. La vittima, infatti, non si era presentata sul posto di lavoro e la circostanza era apparsa anomala. I tentativi di chiamarlo al telefono erano risultati vani e ieri mattina i carabinieri sono riusciti a rintracciare la zona dove il ragazzo poteva essere dopo aver ascoltato alcuni amici e conoscenti ed aver isolato le celle telefoniche del suo cellulare.
Con l’ausilio dei vigili del fuoco del comando di Lodi, le forze dell’ordine sono riuscite ad entrare nell’abitazione di via Matteotti, facendo la tragica scoperta. Il ragazzo era riverso nel letto ormai deceduto probabilmente da alcune ore. Negli altri locali della villetta, i carabinieri hanno trovato segni inequivocabili della presenza di altre persone, forse connazionali della vittima: materassi, resti di cibo e bottiglie. Resta da capire la circostanza della morte del giovane e dunque i carabinieri sono sulle loro tracce per poter capire meglio cosa possa essere successo. Forse il 29enne era da solo in casa quando si è sentito male e non è riuscito a chiedere aiuto. Sembra che i pompieri non abbiano trovato tracce di monossido nell’ambiente anche se vicino al corpo è stato rinvenuto una specie di fornelletto da campeggio con sotto della carbonella, probabilmente utilizzato per preparare qualcosa da mangiare. Un alloggio di fortuna, dunque, condiviso con altra gente: niente affitto regolare, niente domicilio ufficiale. Un immigrato che era riuscito a reperire un posto di lavoro ma che non aveva ancora trovato una piena collocazione nella comunità. La procura di Lodi ha disposto l’autopsia sul corpo del 29enne il quale è stato trasferito all’istituto di medicina legale di Pavia. Secondo indiscrezioni, non aveva alcun segno di violenza sul corpo: o la morte è sopraggiunta per un malore o per inalazione di monossido ma le circostanze precise, al momento, rimangono misteriose.