Codono (Lodi), 9 ottobre 2018 – Nel santuario dedicato a Nostra Signora Salute degli Infermi, che sta per sorgere, la manodopera è completamente di operai musulmani: e non poteva essere diversamente visto che la zona del Villaggio di Savoigne, situato a Circa trenta chilometri da Saint Louis in Senegal, i cristiani sono “solo” 560. Fra’ Emanuele Zanaboni, da circa cinquant’anni in Africa e dal 1978 in Senegal, tornerà tra qualche giorno nella sua missione dopo un breve periodo di riposo a Codogno, dove è nato. Nei giorni scorsi ha ricevuto la visita di amici tra cui Giuseppe Bruschi di Maleo che gli ha donato un bellissimo presepe, fatto a mano da collocare proprio nella nuova chiesa che, dopo quattro anni, è arrivata al tetto.
Ora toccherà ai lavori interni: tinteggiatura, pavimentazione, panche e arredi. Occorre infatti allestirla per poterla inaugurare con i primi giorni del prossimo anno. Non più una speranza, dunque, ma una solida realtà che il sacerdote dell’Ordine dei Fatebenefratelli chiede possa essere supportata anche dalla generosità dei codognesi. «Sono stati promossi già due pellegrinaggi con diversi ammalati anche se non in maniera ufficiale. E’ solo l’inizio. C’era una necessità diocesana di un luogo di incontro»- ha sottolineato il missionario. Il resto della grande opera di Fra’ Emanuele invece è già consolidato da anni: la scuola di taglio e cucito e il laboratorio dove un gruppo di giovani, cristiani e musulmani insieme, realizza splendide statue, presepi e maschere dopo un percorso di scuola professionale per imparare l’arte della decorazione.
La sosta a Codogno serve a Fra’ Emanuele per ritemprare le forze (ha 79 anni portati benissimo), ma anche per organizzare momento di sensibilizzazione e raccogliere e portare in missione materiale che in Africa è difficile trovare. La speranza è che si possa instaurare un legame più stretto con la sua città natale (in città Pino Pagani e altri amici lo seguono da anni) , magari riuscendo a trovare un canale giusto per poter offrire le splendide opere del laboratorio artigianale. Chissà che un privato o un commerciante, anche solo per le vacanze natalizie, si renda disponibile per ospitare nella sua vetrina un campionario delle opere del laboratorio di Savoigne.