Codogno, 9 febbraio 2022 - Sorse come uno dei piani di lottizzazione residenziale più grandi della città a cavallo tra la metà degli anni Novanta e del Duemila: un comparto a lato di via Pedrazzini Guaitamacchi, denominato C5, di oltre 93 mila metri quadrati per circa novecento abitanti teorici e che, ad oggi, è stato completato in buona parte, ma non tutto. La “striscia“ di terreno (tre lotti) compresa tra via Morante, via Palazzeschi e Svevo (per un totale di oltre 8mila e 300 metri quadrati di superficie) attende da anni un rilancio, tra strade e pali dell’illuminazione realizzati e lasciati a metà e recinzioni che ne circoscrivono il perimetro ma che spesso sono violate da ignoti incursori che bivaccano all’interno.
Addirittura il Comune, anni fa, intitolò già una strada, via Bacchelli, parzialmente non percorribile perchè interclusa nella porzione non ancora urbanizzata. Il fallimento dell’impresa Contardi, nel 2019, ha di fatto riportato il comparto all’attenzione massima tenuto conto che questi beni rientrano tra quelli che finiranno molto probabilmente all’asta. Alcuni giorni fa è stata depositata la relazione di stima dei terreni ancora non urbanizzati effettuata da un professionista incaricato dal curatore fallimentare. Ad oggi, per quanto riguarda gli oneri di urbanizzazione, vi sono opere non eseguite per oltre 722mila euro, secondo la vecchia convenzione, anche se il costo è salito a 921 mila euro secondo lo studio che il Comune aveva commissionato alcuni mesi fa nel contesto di un più ampio screening su tutte le opere incompiute del fallimento Contardi e che appunto riguardano l’ente pubblico.
Sul piatto però, almeno come polizze fidejussorie per eseguire le opere mancanti (parte di segnaletica stradale, tappeto di usura delle strade e parcheggi, verde pubblico e il rondò tra viale Pedrazzini Guaitamacchi e via Adda) vi sono “solo“ 245 mila euro. Il professionista ha messo nero su bianco che il valore finale dei ricavi di chi potrebbe costruire all’interno dei tre lotti ad oggi abbandonati si aggira attorno ai 16milioni e 700 mila euro e per cui il valore di mercato delle aree sfiora i due milioni di euro.