
L’aggressione segue altri episodi inquietanti registrati in città nei giorni scorsi
Codogno (Lodi) – Picchiato e derubato. Nella tarda serata di venerdì, un 16enne è finito nel mirino di alcuni ragazzi, probabilmente coetanei, che, secondo una prima ricostruzione dei fatti, lo avrebbero costretto a consegnare, sotto minaccia, i soldi che aveva in tasca in quel momento. Quindi è scattata la violenza. E il ragazzino, secondo quanto appreso, sarebbe finito successivamente all’ospedale per essere medicato.
Il grave episodio è avvenuto non distante da piazza Repubblica, a due passi dal centro storico di Codogno. Sul posto sono sopraggiunti poco dopo anche i carabinieri del nucleo radiomobile di Codogno per cercare di circostanziare i fatti e capire la reale portata di quanto accaduto. Gli aggressori, sembra più di uno, sono poi scappati. La voce ieri si diffusa in città come un tam tam. E si aggiunge ad altri episodi registrati nei giorni scorsi tra atti di bullismo (un ragazzino è stato picchiato da un coetaneo alcuni giorni fa mentre stava giocando all’aperto) e altri fatti inquietanti come il 15enne che non si è fatto scrupoli a sguainare un coltello e a puntarlo verso un volontario dell’oratorio San Luigi, reo solo di averlo allontanato dal centro giovanile a causa dei suoi ripetuti comportamenti scorretti.
Sono episodi che non riguardano solo Codogno, ovviamente, e che sono lo specchio di una situazione generale e complessa: tra gennaio e febbraio, per esempio, nei pressi della stazione di Casalpusterlengo erano stati segnalati due gravi episodi, dapprima con un 50enne aggredito da dietro, colpito alla testa con una mazza e derubato del portafoglio all’interno della sala d’aspetto probabilmente da una banda di ragazzini e un 14enne rapinato da una baby gang, sempre nei pressi dello scalo di via Matteotti. Ormai sono fenomeni che interessano tutte le realtà urbane anche se fortunatamente nelle aree lontane dalle grandi metropoli la casistica è ancora contenuta e sicuramente, almeno numericamente, non emergenziale. Ovvio che la questione non è da minimizzare assolutamente nè certamente da sottovalutare.