
Francesco Passerini
Codogno (Lodi), 25 aprile 2017 - I sette chilometri di strada a oggi provinciali e, forse, in futuro di competenza comunale, rischiano di diventare materia di scontro tra i due enti: il Comune infatti non li vorrebbe, mentre la Provincia, in forza di un accordo stipulato ai tempi della progettazione della nuova bretella alla provinciale 234, ha già fatto sapere di voler dare seguito alla dismissione.
Si tratta sostanzialmente di tratti di strada facenti parte delle porzioni che collegano la città con la nuova variante: spicchi di collegamenti alle rotonde di immissione che il Comune dovrebbe inserire nel suo patrimonio (a oggi l’amministrazione municipale ha già competenza su ben sessantun chilometri di asfalto). Il sindaco Francesco Passerini però non avrebbe nessuna intenzione di accollarsi la gestione di ulteriori sette chilometri, con annesse responsabilità civili e di natura economica. Recentemente, dal Comune è partita una missiva destinata alla Provincia con la quale viene ribadita la contrarietà alla presa in carica delle strade.
O comunque si vorrebbe arrivare ad un accordo attraverso il dialogo e non attraverso l’imposizione in base ad un vecchio accordo. "Abbiamo calcolato che solo per la manutenzione ordinaria il Comune dovrebbe accollarsi oltre 100 mila euro all’anno – spiega il primo cittadino codognese – una cifra considerevole visto che dobbiamo occuparci già della gestione di tutta la rete viaria. Capisco che c’è in essere un accordo di tanti anni fa, ma non è possibile dismettere porzioni di carreggiate sulle quali magari per anni non è stata fatta manutenzione e pretendere che da un giorno con l’altro il Comune debba investire ingenti risorse. Oltre ovviamente a tutta una serie di interventi per il taglio dell’erba sui cigli, segnaletica verticale ed orizzontale, manutenzione dei guard rail, pulizia, sgombero neve".
Nelle settimane scorse, erano già stati effettuati alcuni sopralluoghi per capire lo stato di salute dei sette chilometri di asfalto; ora, dopo la lettera, si attendono novità, magari al termine di ulteriori confronti tra le parti.