Codogno (Lodi), 21 dicembre 2024 – Lo scrigno della città ha una nuova curatrice: la Raccolta d’Arte Lamberti, autentico gioiello aperto nel 1973 e che ospita cento opere di artisti straordinari come Novello, Giorgio Belloni, Pietrasanta, Bertamini, è da alcune settimane stata affidata alla competenza e professionalità di Elena Lissoni, storica dell’arte, curatrice di collezioni, collaboratrice scientifica. È stato il cda della Fondazione a nominarla dopo 50 anni circa di mandato dell’uscente Emilio Gnocchi. Ora all’esperta, che proprio in questi mesi per conto del Comune di Codogno sta curando un progetto di riscoperta e valorizzazione del pittore Belloni, spetterà il compito, arduo ma stimolante, di garantire un futuro alla Raccolta sia in termini di accessibilità che di riordino del suo patrimonio.
"Sono emozionata”
“Promuovere una catalogazione delle opere in maniera scientifica, attenta e puntuale oltre a pensare ad una maggiore fruibilità della pinacoteca – ha ribadito la curatrice, emozionata per il nuovo incarico – .Sono conscia della grande eredità che mi è stata affidata cioè uno dei gioiello più preziosi della provincia che traccia la storia tra l’Ottocento e il Novecento ma che, nello stesso tempo, testimonia come il territorio abbia saputo dialogare fuori dai propri confini”. E la storica dell’arte, per far capire il proprio concetto, non può far altro che far parlare le opere che sono conservate all’interno delle bellissime sale del palazzo del centro storico.
Scapigliatura
Questo sguardo oltre “è testimoniato dai due acquerelli di Tranquillo Cremona”, uno dei rappresentanti del movimento della Scapigliatura. Ma per la neo curatrice lo studio e l’approfondimento sono la chiave per dare continuità al progetto di rinascita. “Sarà importante anche cercare di scandagliare le figure importanti come Angelo Pietrasanta, allievo di Hayez, ma anche di Bertamini per poterli riscoprire così come la figura stessa di Carlo Lamberti”.
Informatica
Il primo passo, comunque, sarà quello di inventariare il materiale per potere avere un catalogo informatico aggiornato. Inoltre la Raccolta d’arte deve puntare ad essere “più aperta ma non solo in termini di accessibilità ma anche di accoglienza” e per questo motivo si “promuoveranno giornate di apertura facendo leva sugli strumenti e sulle figure su cui già si poggia, cioè su un nucleo di volontari”. Nella seconda parte dell’anno, promette la dottoressa Lissoni, la pinacoteca sarà fatta vivere ancora di più promuovendo qualche incontro e momento pubblico.