MARIO BORRA
Cronaca

Codogno, trasporto di 200 metri di un'anziana malata. Il conto è da 160 euro

Mobilitato un servizio privato. L ’89enne non potrà mai pagare

L’anziana doveva essere trasferita dall’ospedale alla Rsa San Giorgio

Codogno (Lodi), 7 febbraio 2023 -  Centosessanta euro per effettuare un servizio di trasporto per coprire una distanza di duecento metri circa: per trasferire una 89enne dall’ospedale di Codogno alla struttura sanitaria Rsa San Giorgio, sempre nella stessa città, infatti, è stato mobilitato un servizio privato che, alla fine, ha presentato un conto “monstre“. Per la precisione, 158 euro più due euro di bollo. La donna aveva dovuto essere ricoverata al presidio di Codogno per un’emorragia, ma una volta risolto il problema sanitario, il 1 febbraio scorso è stata riportata nella residenza assistenziale di viale Gandolfi, distante, in linea d’aria, tra i 200 e i 300 metri. Per il trasporto, è stata attivata una cooperativa sociale con sede a Caselle Torinese che ha presentato all’anziana una fattura da 160 euro.

"Il servizio è stato attivato – giura il sindacalista della sigla Fisi, Gianfranco Bignamini – ma è inammissibile che si arrivi a cifre del genere. A parte che l’anziana non ha le possibilità di pagare somme così alte, ma il trasporto dovrebbe essere a carico del sistema sanitario nazionale. In altre occasioni il servizio era stato garantito da altri enti territoriali ma a prezzi notevolmente minori. Ora chi le paga"?

L’Asst si è riservata di rispondere nel merito dopo gli approfondimenti del caso così come l’Rsa San Giorgio. La donna è ricoverata da mesi alla Rsa San Giorgio e per lei Bignamini aveva intrapreso una battaglia, effettuando pure diversi sit in davanti al municipio, per chiedere che l’ente pubblico si sobbarcasse l’onere di pagare la parte della retta di degenza che lei, dopo aver ricorso alla pensione e all’ assegno di invalidità, non poteva corrispondere. "Sono circa 200 euro che, in questa fase, viene pagata attraverso una donazione straordinaria di una persona che, in maniera anonima e attraverso il sindacato, garantisce, in questo modo, la piena copertura della retta. Quando lo stanziamento finirà chi pagherà la rimanenza?"