Oltre cento partecipanti hanno gremito la sala consiliare del Comune di Montanaso Lombardo, martedì sera, nella seconda tappa del tour (dedicata all’area territoriale di Lodi), promosso da Confagricoltura Milano Lodi Monza Brianza per aggiornare imprenditori, soci e cittadini sulle novità della Politica agricola comune (Pac) per il triennio 2023-2027. "Incontri che, per tradizione, Confagricoltura organizza al termine dell’annata agraria, per tracciare il bilancio dei temi rilevanti per il settore: quest’anno ci concentriamo sulla condizionalità, cioè sulle prescrizioni che consentono di accedere ai contributi comunitari, in particolare quelli messi a disposizione dalla Pac", ha chiarito il presidente di Confagricoltura interprovinciale Francesco Pacchiarini. "Un’annata - ha aggiunto - di media o buona produzione, anche se non priva di problematiche e preoccupazioni", ha subito precisato, riferendosi ai sempre più frequenti eventi meteo estremi e ad alcune difficoltà legate alla gestione delle risorse idriche del territorio nei periodi siccitosi che Confagricoltura si propone di meglio monitorare con il neonato gruppo acque. Allargando lo sguardo alla zootecnia, il presidente ha citato i timori legati alla diffusione della Peste suina africana, con i recenti casi di positività di carcasse di cinghiali rinvenute nel Parco del Ticino, e la disdetta dei contratti sul prezzo del latte da parte di Lactalis che punta a pagamenti molto al di sotto delle quotazioni di mercato.
La funzionaria di Confagricoltura Laura Cerri ha poi inquadrato i nuovi obblighi di natura “sociale” relativi all’occupazione nel settore agricolo (formazione, periodi di prova, contratti, etc.), per il contrasto al lavoro “nero”, e alla tutela dei lavoratori, secondo il “codice” di salute e sicurezza stabilito dal decreto 8108, illustrato nel dettaglio dall’ingegner Lorenzo Germani. "Il dialogo di Confagricoltura con gli organi decisori della politica è stato diretto e costante e a tutti i livelli per rappresentare la difficile applicabilità di misure molto distanti dalle nostre realtà produttive - ha sottolineato Pacchiarini -, tuttavia, a livello europeo, è mancata la volontà di ascolto, a favore di una linea ideologicamente già tracciata. Questo non significa che ci arrenderemo, anzi, il nostro lavoro proseguirà con la massima determinazione nella partecipazione a tutti i tavoli di confronto". Tra i relatori anche Emma Cogrossi, presidente dei Giovani di Confagricoltura (Anga), intervenuta per presentare le funzioni e gli impegni del gruppo interprovinciale.
R.Lo.