
Romano Negri, Ciro Capasso, Loredana Bianco e Italo Merlini
Lodi, 25 gennaio 2018 - Ionut è un atleta speciale. Ha 24 anni, è autistico, e da qualche mese si è laureato campione italiano di tennistavolo. Grazie al ping pong ha lottato contro i suoi limiti. Lo stesso ha fatto Marco, 17 anni, con grossi problemi di deambulazione. I due giovani atleti hanno scoperto la forza dello sport solo da qualche anno, grazie all’associazione “Sport insieme”, che a Lodi è attiva da 25 anni, che conta circa una trentina di volontari e ha sede negli spazi concessi dall’Ats in viale Papa Giovanni XXIII 11. Un servizio importante non solo per i 30 atleti« (che vanno dai 10 ai 67 anni), ma anche per le famiglie, che hanno così la possibilità di accedere alle attività sportive per disabili con prezzi agevolati rispetto alle palestre private.
La onlus, infatti, chiede solo una quota associativa annuale (sono circa 60 i soci), un contributo che permette di partecipare a tutte le iniziative (nuoto, ippica e tennistavolo). Dal 2016, però, la situazione è diventata insostenibile. Il contributo di solidarietà, che a Sport insieme avrebbe garantito circa 7mila euro, su decisione del commissario straordinario Mariano Savastano, è sparito dal bilancio del Comune. I contributi comunali verranno da ora concessi solo tramite un bando pubblico. Una scelta che, nonostante le proteste delle associazioni locali che rappresentano i disabili e le loro famiglie, è stata confermata anche dalla Giunta Casanova e dagli assessori allo Sport, Lorenzo Maggi, e alle Politiche sociali, Sueellen Belloni. Scelte che tradotte nella pratica suonano come “campane a morto” per chi tutti i giorni è costretto a fare i conti con una sedia a rotelle, un bastone bianco, una malattia grave. La onlus è così stata costretta a aumentare di 170 euro la quota di iscrizione (da 380 a 550 euro). «Da quest’anno siamo stati costretti ad aumentare la quota associativa - spiega il presidente della onlus, Ciro Capasso -. È stata una scelta difficile ma inevitabile perché i costi per organizzare tutte le attività sono enormi e senza contributo comunale non sappiamo come fare. Eppure, sarebbe bastato uno stanziamento straordinario dell’amministrazione per riuscire a sbloccare i fondi». Senza il contributo comunale, i volontari di Sport insieme sono stati costretti a negare l’accesso a due disabili che, col cospicuo aumento dell’iscrizione, non hanno potuto pagare il servizio.
Il costo delle attività è davvero enorme. Partiamo dalle spese certe: per avere a disposizione una corsia della nuova piscina della Faustina, la onlus deve versare a Sporting Lodi circa 15mila euro (il prezzo, dicono i volontari, è già agevolato). Poi, per fortuna, c’è la solidarietà dei privati. Per le attività a cavallo, che si svolgono all’horse club Cometa di cascina Ciribina, le poche ore di lezione e la gestione della cavalla sono quasi regalate dal maneggio. «In questo momento è fondamentale l’aiuto dei privati - dice Capasso -. Devo ringraziarli, perché senza di loro sarebbe davvero difficile andare avanti e garantire tutte queste attività a prezzi così bassi».