REDAZIONE LODI

Controllo di vicinato al bivio. Il sindaco richiama i comitati:: "Dovete collaborare con me"

Santo Stefano Lodigiano, sono nove i gruppi finora costituiti. Il progetto deve essere condiviso. Primo effetto del giro di vite: cambiati alcuni coordinatori e iscrizioni riaperte. Alta tensione.

Il confronto tra sindaco e gruppi di controllo del vicinato prosegue da oltre un mese

Il confronto tra sindaco e gruppi di controllo del vicinato prosegue da oltre un mese

Scontro tra Comune e gruppi di controllo di vicinato dopo che, circa un mese fa, il sindaco Marinella Testolina ha intimato ai referenti, tramite una missiva, di chiudere i gruppi whatsapp in assenza di delega comunale e di non utilizzare il logo del Comune di Santo Stefano. Un fulmine a ciel sereno per i tanti sodalizi formatisi in questi ultimi anni, ben nove, e che sta creando alta tensione. Forte del fatto che il primo cittadino è responsabile legale nella sottoscrizione del protocollo d’intesa con la Prefettura per l’attività dei gruppi, Testolina ha forzato la mano azzerando di fatto i responsabili e puntando a riaprire le iscrizioni. Motivo? "Assenza di collaborazione e scambio di informazione ed uso improprio di loghi istituzionali", sono state le accuse messe nero su bianco. Ma non solo: nella lettera si ribadisce che alcuni coordinatori non hanno riconsegnato i moduli della privacy da inserire nel protocollo e questa circostanza è definita "non accettabile" compreso non presentarsi senza giustificazione alla convocazione di una riunione indetta proprio dal sindaco per proseguire nel progetto di sorveglianza. In pratica, i gruppi d’ora in avanti dovrebbero fare riferimento al primo cittadino come unico coordinatore.

La versione di palazzo però non ha convinto alcuni coordinatori dei gruppi che hanno ribadito di aver sempre fatto riferimento ai regolamenti sovracomunali senza fughe in avanti e sempre rispettosi delle norme dettate della rete dell’associazione del controllo di vicinato nazionale. Il braccio di ferro ha portato a rimescolare le carte a livello di coordinatori ma ha lasciato in vita i gruppi di cittadini sul canale whatsapp, seppur senza punti di riferimento. Il primo cittadino ha voluto chiarire la posizione dell’amministrazione. "Il controllo del vicinato non è stato affatto chiuso ma è solo in fase di riorganizzazione. In questo mese definiremo al meglio la questione e concluderemo con questa nuova riorganizzazione".

Mario Borra