Lodi, 11 marzo 2020 - Zero nuovi contagi da coronavirus a Codogno. Il dato è emerso ieri, martedì 10 marzo, ma il medico di base della cittadina, responsabile della Federazione italiana medici medicina generale della provincia di Lodi, Marcello Natali in un'intervista a InBlu Radio sostiene che "ci sono altri casi che non sono stati ancora diagnosticati".
"I tamponi ci sono - assicura il medico - ma il problema è come accedere all'esame stesso. Per noi non è facile richiedere direttamente di fare un tampone: è un problema di accesso alla diagnostica. Abbiamo ancora delle letture di tamponi molto lunghe. Ci sono pazienti che hanno fatto il tampone dieci giorni fa e arrivano a dirci che il tampone è positivo". Per Natali, "senza pensare che ci sia malizia dietro, probabilmente il sistema ha qualche cosa per cui si impunta. Posso essere d'accordo sul fatto che la situazione stia migliorando e ne sono convinto, ma questo non vuol dire che è tutto a posto, usciamo fuori a facciamo baldoria... Il rischio d'infezione c'è ancora".
''Se con 'nessun nuovo caso' - sottolinea il medico di Codogno - si intende che le ambulanze non sono dovute uscire per urgenze e i pazienti portati in pronto soccorso dopo il tampone sono risultati negativi allora posso essere d'accordo. Però ci sono parecchi casi che come medici di famiglia stiamo gestendo a domicilio poiché non essendoci più un quadro di stress respiratorio non c'è bisogno di ospedalizzarli e in cui magari la radiografia è positiva per una polmonite ma non hanno ancora fatto il tampone''. ''Per i tamponi - continua Natali - ci sono tempi molto lunghi. Se di un paziente ho il sospetto che abbia la polmonite, inizio a trattarlo, gli faccio fare la radiografia, gli trovo il quadro polmonitico e lo avviso che deve chiamare il numero verde regionale per attivare le procedure con l'ufficio d'igiene. A quel punto la procedura non sempre va oltre perché dovrebbero teoricamente uscire e fargli il tampone ma questo qualche volta non succede''.