Lodi, 31 gennaio 2016 - L'arresto di Paolo Berloto, 61 anni, geometra dell’ufficio tecnico del Comune di Lodi, finito agli arresti domiciliari con l’infamante accusa di corruzione per atti contrari ai doveri d’ufficio, ha scosso – e non poco – le liste d’opposizione. Intanto le indagini della Guardia di finanza di Lodi e della Procura proseguono per chiudere il quadro probatorio. Numerose le gare d’appalto vinte dalla ditta Costruvì di Benevento con ribassi fino al 33%. Tra Berloto e l’imprenditore beneventano, anche lui fino ai domiciliari, la formulazione dell’offerta con forte ribasso necessaria all’aggiudicazione dell’appalto pubblico era concordata con la certezza di recuperare il valore del ribasso mediante l’adozione di perizie di variante in corso d’opera o affidamenti di lavori extra-capitolato, per i quali si prodigava il dipendente pubblico.
Un affare che dal 2008 al 2015 ha garantito alla ditta di Benevento lavori per oltre 2 milioni di euro. In cambio Berloto avrebbe incassato mazzette e regali, tra cui 10mila euro solo nel 2015, mobili, un televisore Led da 55 pollici e biglietti per il Gran Premio di San Marino del MotoGp. Di certo, nel mirino delle Fiamme gialle non c’è solo la ristrutturazione dell’ex Fanciullezza di via Vecchia Cremonese, l’asilo nido inaugurato a gennaio 2015, per cui i lavori sono costati 740mila euro, più altri 350mila euro circa di perizia di variante.
"Siamo molto preoccupati – spiega Luca Degano del Movimento 5 Stelle –. Gli sviluppi della vicenda smentiscono le parole ostinatamente rassicuranti di Uggetti con cui qualche mese fa liquidava come “controlli ordinari” il blitz della Guardia di finanza in Comune. Ci aspettiamo inoltre che il Comune vagli con attenzione tutti i procedimenti di cui il tecnico era responsabile unico. Ci risulta infatti che sia stato e sia ancora responsabile di diversi grandi appalti. Il meccanismo con cui i ribassi d’asta eccessivi venivano poi compensati dall’approvazione di costose varianti, è già stato riscontrato a nostro avviso in altri appalti assegnati dal Broletto". Anche Lorenzo Maggi di Forza Italia chiede una riflessione all’amministrazione comunale. "Ciò che emerge è di una gravità inaudita. Faccio notare che quanto accaduto si aggiungerebbe alla truffa della benzina da parte di alcuni dipendenti del Comune. Direi che, per usare un eufemismo, i controlli non funzionano affatto visto che, stando alle notizie, entrambi gli episodi sarebbero andati avanti per anni. In un periodo di difficoltà economica per le famiglie e per gli enti locali assistere a tutto ciò lascia veramente amareggiati". A lanciare un appello al sindaco è anche Sara Casanova della Lega Nord. "Si tratta di un fatto gravissimo, come Lega ci auspichiamo che il sindaco convochi urgentemente un consiglio comunale sull’argomento, in attesa che la giustizia faccia il suo corso, per capire anche come mai in sette anni nessuno si sia accorto di nulla".