
Eleonora Ferri (Lega)
Lodi, 15 ottobre 2018 - «Chi vota Lega qui dentro non ci può stare». È quello che si è sentita dire Eleonora Ferri, consigliera comunale della Lega, giovedì scorso, durante una lezione del corso base per divenire volontaria di Croce Rossa Italiana. «L’istruttrice regionale Cri stava parlando di categorie ‘vulnerabili’, quali disabili, minori, carcerati. Quando è arrivata alla voce immigrati e rifugiati, ha pronunciato quella frase, aggiungendo ‘visto che a Lodi negli ultimi tempi l’aria che si respira è quella che è, chi la pensa così e stasera è qui, ha forse sbagliato posto’. Per me, tesserata Lega dal 2008, è stato scioccante ed umiliante, mi sono sentita ferita. Nel 2011 mi sono certificata soccorritrice Dae abilitata a svolgere servizi di emergenza alla Croce Verde Pavese, dove sono stata volontaria per anni. Quando mi sono trasferita a Lodi, sono diventata mamma e ho smesso per un po’. Ora, per tornare a prestare servizio in ambulanza ho intrapreso il corso Cri, il cui codice etico, al titolo II paragrafo 6 riporta il principio costituzionale di imparzialità e parità di trattamento. Un aspirante soccorritore lo si deve valutare sui test finali e sul campo, quando è a diretto contatto con i bisognosi, senza esprimere giudizi per le sue idee politiche, peraltro mai espresse, ancora prima di averlo visto in azione».
«Questo comportamento, intollerabile, deve essere sanzionato perché discriminatorio verso chi sostiene un’idea politica, e quindi incostituzionale» ha commentato ieri il senatore Luigi Augussori, annunciando un’interrogazione parlamentare. «Confidiamo in un pronto intervento dei vertici Cri» - ha aggiunto il deputato Paolo Grimoldi, segretario della Lega Lombarda, ricordando che il suo partito rappresenta un terzo degli italiani e quindi «presumibilmente anche un terzo dei volontari Cri». «Gravissimo episodio» anche per l’assessore regionale alla Protezione Civile, Pietro Foroni. «Sono allibita – afferma Lucia Fiorini, responsabile Cri di Lodi –. Le dichiarazioni riportate sono contrarie al nostro codice etico: ora aprirò un’indagine interna e l’istruttrice, nostra volontaria da anni, avrà 15 giorni per formulare una risposta scritta. Dopo di che le azioni possono andare dall’archiviazione, all’ammonimento, all’espulsione».