MARIO BORRA
Cronaca

Da Lodi a Pavia per le autopsie. Al municipio arriva il conto delle indagini da approfondire

La legge vuole che i supplementi degli accertamenti siano effettuati a carico del Comune del ritrovamento .

Da Lodi a Pavia per le autopsie. Al municipio arriva il conto delle indagini da approfondire

L’Istituto di Medicina legale dell’ospedale di Pavia esegue accertamenti forensi che ritardano la consegna delle salme ai familiari

Erano stati trasferiti nella camera mortuaria dell’Istituto di Medicina legale dell’ospedale di Pavia. E adesso arriva il conto. Il Comune di Lodi deve pagare, come la legge prevede, per la permanenza di alcuni cadaveri rimasti per diversi giorni nell’obitorio fuori provincia con lo scopo di essere sottoposti ad approfonditi accertamenti di natura giudiziaria. D’altronde la legge è chiara e diverse norme e decreti sanciscono che le attività che prevedono ulteriori accertamenti d’indagine sono definite "servizi istituzionali indispensabili" per cui è l’ente locale che deve farsene carico e soprattutto aprire il portafogli.

La cifra non è alta ed è ampiamente affrontabile dalle casse comunali visto che il costo giornaliero per la permanenza del corpo all’Istituto di Medicina legale è di 50 euro, Iva esclusa. Resta il fatto che, a poche settimane dalla fine dell’anno, arriva il rendiconto delle spese per quattro cadaveri che l’autorità giudiziaria ha ritenuto opportuno non restituire subito al dolore dei familiari, promuovendo invece un approfondimento d’indagine mediante autopsia o accertamento esterno, trasferendoli pertanto per alcuni giorni a Pavia.

In totale sono stati 21 i giorni che i quattro corpi hanno dovuto attendere prima della tumulazione. Il primo, rinvenuto il 28 aprile, è rimasto all’ospedale pavese per cinque giorni; il secondo, ritrovato il 28 maggio e lasciato "in deposito", come recita la fredda nota burocratica, per otto giorni. Il terzo rinvenimento, il 9 luglio, ha portato la Procura a prevedere tempi lunghi, data la particolarità delle cause della morte, prima della restituzione ai familiari: tre giorni. L’ultimo, esattamente un mese fa, il 4 ottobre, ha previsto un surplus di indagini e quindi il trasferimento e la permanenza a Pavia per la durata di cinque giorni.

Alla fine dunque il Comune di Lodi dovrà corrispondere al Dipartimento di Medicina forense di Pavia la quota sicuramente irrisoria – poco meno di 1.300 euro – per le casse municipali ma inevitabile e soprattutto inderogabile.